Clusone, «il posto mi spetta»
Lite sull’autobus finisce a ombrellate

Battibecco tra una donna sui settant’anni e un’altra incinta, finita all’ospedale per accertamenti

Una un po’ su d’età, l’altra incinta. Secondo le norme, entrambe avevano diritto a utilizzare il posto libero sull’autobus. E chi delle due volesse far valere la prelazione sull’altra non è stato chiarito: fatto sta che sull’autobus che stava arrivando a Clusone, venerdì mattina intorno alle 10, per quel posto a sedere tra le due donne si è scatenata una pesante discussione. Talmente pesante che oltre al battibecco sono arrivati anche i fatti: stando a quanto poi è stato ricostruito dai carabinieri di Clusone, lo scontro verbale si è trasformato in ombrellate, inferte dalla donna sui settant’anni alla donna in dolce attesa, di origini marocchine, sui trent’anni.

Ed è stata proprio lei, dopo essersi presa un paio di colpi in testa, stando a quanto ha poi riferito ai militari dell’Arma, a chiamare i carabinieri: è scesa dal pullman, molto scossa e spaventata, e ha composto il «112» raccontando di essere stata colpita dalla donna anziana per un posto a sedere conteso. Vista la gravidanza piuttosto avanzata della donna, e le sue condizioni di pesante agitazione, è stato anche richiesto l’intervento del 118 che ha inviato sul posto un equipaggio di soccorso in ambulanza: la donna è stata quindi trasportata al pronto soccorso di Alzano lombardo in codice giallo: è stata sottoposta a una serie di accertamenti, ed è stato verificato che le sue condizioni e quelle del nascituro non destassero preoccupazioni. Nel frattempo, il pullman aveva continuato la sua corsa: i carabinieri hanno quindi avviato accertamenti per ricostruire con esattezza l’accaduto, accertare eventuali responsabilità e individuare anche la donna settantenne che si contendeva il posto a sedere, per ascoltare la sua versione dei fatti.

Per fortuna non ci sono state conseguenze per la mamma in attesa, che, insieme al nascituro, è risultata fuori pericolo.

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