Colognola piange il super volontario
Dolore per la morte di Mario Quinzanini

Il quartiere di Colognola perde un pilastro di Avis e Aido, impegnato anche in parrocchia. Aveva 63 anni.

Il 27 febbraio l’Avis gli aveva conferito l’onorificenza per aver superato le 200 donazioni di sangue; il 18 marzo il manifestarsi della infezione da coronavirus e il ricovero al Policlinico di Monza; mercoledì sera il decesso in terapia intensiva.

Non ha resistito al contagio la pur forte fibra di Mario Quinzanini, 63 anni, vicepresidente dell’Avis Colognola, residente in via Costantina con la moglie Agnese Ceresa. Due i figli, Luca e Andrea. Operaio nell’industria chimica Pagani, nel settembre 2016 era andato in pensione e da allora si era dedicato con sempre maggiore intensità nelle iniziative di carattere sociale e solidale.

Molto conosciuto e stimato per la sua generosa disponibilità, socio Avis e Aido da anni, collaborava anche con la parrocchia, l’oratorio, l’associazione Arcobaleno, la Caritas e il Centro primo ascolto. «Una persona sempre disponibile – ricorda il parroco don Francesco Poli – con grande senso della comunità, vigoroso e concreto, sereno e positivo, prezioso nell’appianare i problemi e le divergenze. Sempre pronto a eseguire ogni compito, anche il più umile».

Scrive il presidente Avis Colognola, Bruno Rota: «Uomo di fiducia e grande collaboratore da oltre trent’anni. È sempre stato una persona attenta, instancabile nelle idee e battaglie da affrontare, sempre pronto ad aiutare. Mancherà a tutti il suo essere una persona speciale che non sapeva nemmeno di essere tale, che ci metteva il cuore a volte per il solo piacere di vederci sorridere. Capace di gioire dei successi comuni e battagliero se necessario». «Impossibile per tutti noi di Colognola – aggiunge il presidente della sezione Aido, Franco Benigni – pensare alla sua dipartita in modo tanto assurdo e repentino».

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