Controlli per il coronavirus «inglese»
Bergamo, tampone a 120 viaggiatori

Le Ats dovranno identificare chi è stato in Gran Bretagna negli ultimi 14 giorni e sottoporlo ad un tampone molecolare.

Sono circa 120 i bergamaschi che dovranno sottoporsi a tampone dopo aver dichiarato di essere stati in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord a partire dal 6 dicembre. La conferma arriva direttamente dal direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, dopo la call tra Regione, Ats e Asst lombarde per fare il punto sulla variante del Covid-19 rintracciata in Gran Bretagna: le Ats e Asst dovranno uniformarsi alle indicazioni operative e sottoporre a tampone i 1.500 lombardi che hanno dichiarato di essere stati nel Regno Unito dal 6 al 20 dicembre. «Per i circa 120 bergamaschi interessati a questo provvedimento, Ats Bergamo – ha aggiunto Giupponi - attraverso il coinvolgimento delle tre Asst ha rispristinato sin da stamattina (ieri, ndr) la possibilità di effettuare i tamponi presso i loro punti tamponi». Poco prima era arrivata una nota della Regione: «Le Ats provvederanno in questi giorni a contattare i soggetti indicati per effettuare il tampone – ha rimarcato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera -. Coloro i quali ancora non avessero eseguito l’autosegnalazione troveranno l’apposita modulistica sui portali web delle stesse Agenzie per la Tutela della Salute. A seguito della dichiarazione online agli interessati verranno comunicate direttamente le coordinate per l’esecuzione del test molecolare, oltre alle modalità di consultazione dell’esito».

Nella call tra Regione, Ats e Asst sono state fornite queste indicazioni: le Ats devono identificare i soggetti che hanno avuto un soggiorno negli ultimi 14 giorni in Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord e verificare che siano sottoposti a un tampone molecolare. Nel caso sia stato già eseguito un tampone con esito positivo, è necessario farlo ripetere e inviare il tampone all’analisi di uno dei laboratori in grado di realizzare la genotipizzazione (ospedale Sacco di Milano e Irccs di Pavia), avvisando il laboratorio; nel caso invece in cui il tampone non sia stato ancora eseguito, è necessario farlo eseguire e inviare il tampone all’analisi di uno dei laboratori indicati in precedenza. I punti tampone (Asst e altri) devono attenersi a queste indicazioni e si raccomanda l’utilizzo del tampone molecolare in relazione alle caratteristiche superiori di sensibilità e specificità rispetto al tampone antigenico.

«Le indicazioni – ha evidenziato Gallera – richiamano quelle messe in atto durante i mesi estivi per i cittadini in arrivo o al rientro dall’estero. Lo screening è utile per individuare e isolare eventuali positività, e anche per accertare se vi sia la presenza, finora non rilevata, della variante inglese del coronavirus. Invitiamo tutti i cittadini interessati alla massima collaborazione».

L’ordinanza del Ministero della Salute vieta l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti all’ordinanza (dal 6 al 20 dicembre) hanno soggiornato o sono transitate nel Regno Unito; obbliga le persone che si trovano nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti all’ordinanza hanno soggiornato o sono transitate nel Regno Unito, anche se asintomatiche, a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione (Dips) dell’Ats competente per territorio. I soggetti devono presentarsi ai punti tampone con un questionario compilato e un documento che attesti il transito/arrivo dal Regno Unito (ad esempio, il biglietto aereo). I tamponi potranno essere effettuati presso i punti tampone delle Asst Bergamo Ovest (modalità di accesso ed orari sul sito www.asst-bgovest.it); Asst Papa Giovanni XXIII (sito http://www.asst-pg23.it; Asst Bergamo Est (www.asst-bergamoest.it). I residenti o domiciliati nella provincia di Bergamo devono comunicare al Dips l’ingresso in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA