Covid, altra impennata di decessi
In Bergamasca 34 in una settimana

Forte aumento negli ultimi sette giorni: a novembre furono 95 in tutto. Dal 15 in poi mai un giorno senza vittime. Lunedì scorso il dato più alto: +10.

I numeri fotografano una realtà cruda e ambivalente: nella Bergamasca le vittime riconducibili al Covid nell’ultima settimana (29 novembre-5 dicembre) sono state 34 rispetto alle 95 registrate nell’intero mese di novembre, praticamente un terzo in pochi giorni. Numeri contenuti se rapportati ai decessi riscontrati sull’intero territorio regionale (1.372 vittime per Covid negli ultimi sette giorni in Lombardia; 4.320 nel mese di novembre), ma pur sempre espressione di storie e ferite in un territorio duramente provato tra marzo e aprile e colpito solo in modo marginale tra settembre e ottobre.

Analizzando proprio il dato di ottobre, nella Bergamasca si sono registrati 23 decessi per Covid, dato quadruplicato a novembre con 95 decessi accertati e qualche picco giornaliero che ha inciso in modo significativo sull’aumento delle vittime riscontrate. Eppure novembre era partito con dati incoraggianti: nessun decesso riconducibile al Covid (1 novembre), poche unità nei giorni successivi, poi le cifre si sono fatte più significative l’8 novembre con 8 vittime segnalate in 24 ore (un dato simile si era registrato il 31 ottobre). Altra impennata di decessi il 12 novembre (+9), non replicata tuttavia nei giorni successivi e il 15 novembre non si sono segnalate vittime. Da metà novembre non si è più registrata la casella zero nei decessi ed è stata riscontrata una media di 4 decessi giornalieri. Un ulteriore balzo del numero delle vittime si è verificato a fine mese: +6 morti il 29 novembre e +10 il giorno successivo, che resta il dato più alto di decessi segnalati tra Bergamo e provincia nella seconda ondata del virus.

Numeri da monitorare, visto che ancora nella prima metà di ottobre si erano registrate due sole vittime in due settimane, con un intervallo centrale di dieci giorni senza vite spezzate dal virus; nella seconda metà di ottobre i primi segnali di crescita con 21 morti, di cui 18 solo tra il 22 e il 31 ottobre. Dal 2 al 14 novembre si sono poi avuti tredici giorni consecutivi con vittime. In Lombardia è stata superata quota cento vittime per la prima volta nella seconda ondata il 3 novembre (+117 decessi giornalieri), poi un progressivo aumento del numero dei morti fino a superare la soglia delle 200 unità il 17 novembre (+202 morti) e numeri sempre alti fino al 30 novembre (+249). Pochi giorni dopo (3 dicembre) il record assoluto di decessi della seconda ondata (+347).

Degli oltre 3.200 decessi ufficiali per infezione da Sars-Cov-2 registrati in provincia di Bergamo da fine febbraio, nei giorni scorsi era stata fornita una ricostruzione, con valori che indicavano le due classi di età più colpite (dati regionali): la fascia tra gli 80 e gli 84 anni (intorno alle 700 vittime) e quella tra i 75 e i 79 anni (circa 600). Persone anziane e vulnerabili, ma anche la decade dei 60enni ha pagato un tributo notevole (intorno ai 300 decessi tra i 65 e i 69 anni e intorno ai 200 per la fascia 60-64 anni). Il 15% delle vittime non aveva patologie pregresse; per chi aveva già patologie pregresse si ritiene che il Covid sia nella maggioranza dei casi sempre la «causa direttamente responsabile della morte», come dimostrato da uno studio dell’Istituto superiore di Sanità.

Analizzando il dato dei contagi, nella Bergamasca i numeri si sono confermati contenuti rispetto alle altre province lombarde: dall’1 al 30 novembre sono stati rintracciati 6.646 positivi (media di 221 contagi giornalieri; nell’ultima settimana 1.037 positivi, media 148 contagi giornalieri), mentre in Lombardia sono stati 212.047 i casi segnalati a novembre (media di 7.068 positivi al giorno; negli ultimi sette giorni 24.037 contagiati, media 3.433 positivi giornalieri). Il picco di contagi nella Bergamasca si è registrato il 13 novembre con 451 casi segnalati, nel giorno in cui era stato superato il muro dei 10 mila positivi in Lombardia (+10.634; il record della seconda ondata in Lombardia sono i +11.489 casi positivi riscontrati il 7 novembre, tasso del 24,9% tra tamponi processati e contagi giornalieri). I 407 contagiati riscontrati il 10 novembre nella Bergamasca rappresentano l’incremento maggiore giornaliero di casi positivi del mese scorso (dopo il picco raggiunto il 13 novembre).

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