Cultura, con il lockdown persi 1,8 milioni
La città apre un bando per tenerla in vita

Bergamo, da Fondazione della Comunità Bergamasca e Comune centomila euro per la promozione di progetti d’innovazione culturale.

«Non siamo qui per soccorrere, vogliamo sollecitare un cambiamento, una risposta al periodo che abbiamo vissuto, qualcosa di originale e inedito, che crei senso di comunità». È chiara l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti nel lanciare il bando per la promozione di progetti d’innovazione culturale co-progettato (e co-finanziato) per la prima volta insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca. A disposizione 100mila euro (al 50% tra i due enti) per organizzazioni non lucrative private operanti in città che proporranno, entro il prossimo 23 ottobre, progetti mai visti prima. «Ci è piaciuta la proposta del Comune sull’innovazione – rimarca Enrico Fusi, vicepresidente della Fondazione -. Siamo sempre stati attenti a sostenere queste iniziative e in particolare nel periodo che stiamo vivendo è importante continuare a farlo. Si parla tanto di welfare di comunità: lavorare sulla cultura è basilare per maturare una coscienza civica. Questo bando ci consente di sviluppare la creatività delle associazioni che caratterizzano il profilo culturale della nostra città».

L’obiettivo è alzare l’asticella, i criteri sono ambiziosi: «Fondamentale è la capacità gestionale, aspetto che spesso viene trascurato, il buon utilizzo delle risorse, o ancora la capacità di creare partecipazione, superando l’handicap della capienza di pubblico – illustra Ghisalberti -. I grandi numeri nei teatri non sono più l’obiettivo, si devono percorrere strade sperimentali. Non finanzieremo iniziative che si ripetono negli anni». Particolare attenzione all’ottimizzazione delle risorse tramite l’attivazione di una rete di soggetti non profit, allo spessore dell’evento, sinergie fra pubblico e privato, solidità del piano finanziario, radicamento sul territorio, capacità di coinvolgere istituzioni e comunità nella raccolta fondi e di attivare la socialità tramite il rilancio di iniziative culturali sul territorio. I soggetti non saranno lasciati soli. La Fondazione li assisterà nelle formalità e, insieme all’assessorato alla Cultura, selezionerà i progetti migliori. Il Comune di Bergamo monitorerà sull’effettiva realizzazione (entro il 31 dicembre 2021) di quanto presentato e ne darà visibilità.

Il contributo economico è quanto mai atteso in questo difficile momento. «Alcune realtà culturali rischiano di venire meno, dobbiamo mantenerle vive» avanza Enrico Fusi. La situazione è nota a Nadia Ghisalberti: «Abbiamo fatto una stima con le principali realtà culturali della città – spiega -. A causa del lockdown si è registrata una perdita di 1,8 milioni di euro, i danni maggiori sono su attività teatrali e cinematografiche».

Le domande per partecipare al bando possono essere presentate entro le ore 12 del 23 ottobre. Si dovrà utilizzare un apposito modulo (sul sito http://www.fondazionebergamo.it/bandi/12-sviluppo-cultura-sostenibile/), la richiesta dovrà essere inviata a [email protected]. I richiedenti dovranno proporre progetti di costo non inferiore a 8mila euro, documentando la disponibilità finanziaria. Il progetto potrà essere finanziato sino al 70% e in misura non superiore a 12.500 euro.

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