Dalle pulizie all’aria condizionata
Ecco tutte le regole per ripartire

La fase 2 si avvicina e le aziende si stanno attrezzando per la ripartenza. Il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro concordato a livello nazionale il 14 marzo scorso e poi il Protocollo integrativo territoriale firmato a Bergamo da associazioni imprenditoriali del manifatturiero, sindacati provinciali e Agenzia di tutela della salute hanno già dettagliato le buone pratiche necessarie per ridurre i rischi di contagio da Covid-19. Ecco le info più importanti.

Se rispetto il Protocollo sulla sicurezza nel manifatturiero firmato il 21 aprile, il 4 maggio posso aprire?

La possibilità di riaprire sarà definita da un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che conterrà la lista delle attività consentite.

Se i miei lavoratori non sono stati sottoposti né a test né a tampone, posso aprire?

La riapertura non è condizionata dall’esecuzione di alcun tipo di test o tampone. La gestione dei rientri in comunità, e quindi in azienda, dei pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio oppure fiduciario a causa di Covid-19 è invece una procedura complessa che richiede la collaborazione fra Ats e medici di medicina generale.

Se volessi sottoporre i miei lavoratori a test e/o tampone, cosa posso fare?

Il tampone negativo non dà garanzie che il soggetto non diventi positivo successivamente, mentre i test sierologici disponibili non sono stati ancora validati. Le aziende sono perciò invitate a evitare di intraprendere azioni che, pur apparendo rassicuranti in prima battuta, farebbero abbassare la guardia sulle buone pratiche che invece sarà necessario continuare a mettere in atto finché non sarà disponibile un vaccino.

Come devo fare le pulizie? Possiamo farle noi internamente o dobbiamo incaricare esperti di sanificazione?

Le pulizie quotidiane degli ambienti possono essere fatte internamente. Devono riguardare le superfici toccate più di frequente (per esempio porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, maniglie passeggeri, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti). Il Protocollo territoriale suggerisce di utilizzare panni diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra, inumiditi con acqua e sapone e/o con alcool etilico al 75% e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (come la candeggina che in commercio si trova al 5% o al 10% di contenuto di cloro) e allo 0,1% di cloro attivo per tutte le altre superfici. Si può invece chiedere ad aziende specializzate una sanificazione approfondita (ai sensi della Circolare 5443 del Ministero della Salute) nel caso venisse riscontrata in azienda la presenza di una persona con Covid-19 confermato o su esplicita indicazione del medico competente.

Si può usare l’aria condizionata nei locali aziendali?

Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore, fancoil o termoconvettori) dopo la riapertura dell’azienda e durante tutto il periodo del perdurare dell’epidemia, anche se in forma più attenuata, è opportuno tenere spenti gli impianti per evitare il possibile ricircolo del virus nell’aria. Se non è possibile tenere fermi gli impianti, è importante pulire settimanalmente i filtri dell’aria. Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti durante il funzionamento.

Come posso gestire il front office, ad esempio il centralino?

È consigliabile evitare il front office in azienda ricorrendo al lavoro da remoto. In alternativa, si raccomanda di ricevere su appuntamento nel rispetto della distanza di almeno un metro e di inserire barriere trasparenti (tipo separatori parafiato) adatte al passaggio di documenti dotandosi di guanti e mascherine per ricevere e firmare eventuale documentazione.

Possiamo fare ancora trasferte?

Sì, ma nella misura minima indispensabile per la prosecuzione dell’attività produttiva secondo i principi del Protocollo nazionale del 14 marzo.

La mensa va abolita?

No. Per quanto concerne l’utilizzo dei servizi mensa e degli altri spazi comuni l’azienda dovrà evitare l’affollamento attraverso un’idonea organizzazione dei turni e una diversa ripartizione/assegnazione degli spazi in base al decalogo del ministero della Salute. Per quanto riguarda il consumo dei pasti, è raccomandato l’uso di stoviglie e posateria monouso, privilegiando la distribuzione del cibo da parte di un operatore o con porzioni preconfezionate per evitare contaminazioni da parte dei lavoratori.

9Per cambiare i turni serve un accordo con il sindacato?

Sì, se previsto dal Ccnl applicato o dagli accordi aziendali già in essere.

All’interno dell’azienda chi controlla il rispetto delle distanze e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale?

Il controllo sarà affidato al Comitato di cui all’art 13 del Protocollo nazionale del 14 marzo, che dovrebbe essere composto dal datore di lavoro o da un suo delegato, dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), dal responsabile dei lavoratori per la sicurezza (Rls), da un rappresentante sindacale e dal medico competente. È opportuno che la sua costituzione e il suo programma operativo siano formalizzati in un documento portato a conoscenza di tutti i lavoratori.

Vengono effettuati controlli anche da autorità esterne?

Sì, la Prefettura coordina i controlli avvalendosi della collaborazione di Ats, Ispettorato del lavoro e forze di polizia.

Se non sono a norma, rischio lo stop all’attività?

A seconda delle inadempienze possono essere comminate sanzioni o essere disposta la sospensione temporanea dell’attività.

Se non trovo Dpi e barriere trasparenti, cosa posso fare?

Prima della riapertura ogni azienda dovrà provvedere ad approvvigionarsi di Dpi per poter lavorare in sicurezza. L’utilizzo dei Dpi è obbligatorio a distanze inferiori al metro, in loro assenza dovrà essere assolutamente evitata la possibilità di avvicinarsi a distanze inferiori.

Se un fornitore o un manutentore che entra in azienda non rispetta le regole, cosa posso fare?

Il rispetto delle regole è in capo all’azienda, che deve comunicare ai fornitori le procedure di ingresso indicativamente almeno 24 ore prima dell’accesso anche in modalità informatica. Laddove ciò non fosse possibile, prima dell’ingresso in azienda deve essere consegnata una informativa scritta con tutte le indicazioni a cui dovranno attenersi i fornitori durante la permanenza nei locali aziendali, facendo attenzione alla loro esatta comprensione da parte del personale straniero.

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