Daniele: «Esperienza indelebile»
Dai campi di basket ai malati di covid

Volontariato e crescita personale. Un binomio in grado di arricchire il percorso professionale di Daniele Maffei, 28 anni, da un paio d’anni fisioterapista della Bergamo Basket, team cittadino da tre stagioni sportive in A2.

Maffei ha colto al volo l’idea di essere al servizio per oltre un mese dei pazienti del coronavirus ospiti del Bes hotel di Mozzo, convertito in struttura di accoglienza per trascorrere la quarantena.

Maffei racconta: «Non ho esitato a dare la piena disponibilità alla proposta del Fisio Task Force Bergamo lanciata dal collega Paolo Valli. Un rapido scambio di considerazioni con l’Arir (Associazione riabilitatori per l’insufficienza respiratoria) e da metà aprile eccomi in pista ad assistere con altri operatori una novantina di degenti bisognosi di cure. Compito specifico quello di far riacquistare una autonomia funzionale una volta rientrati a casa. Mi sono imbattuto in persone di ogni età, giovani, quarantenni e anziani con alle spalle storie diverse, parecchie delle quali molto forti umanamente parlando, che mi porterò dietro con indelebile commozione».

Continua Maffei: «La mia esperienza è terminata a metà maggio. Con gioia ho potuto constatare che l’emergenza, di giorno in giorno, si è affievolita: mi auguro che ci si sia resi conto di ciò che abbiamo toccato con mano sino in fondo per evitare, così, eventuali errori futuri. Sarebbe del resto, tragico ricadere in un incubo del genere». Daniele rivolge un ringraziamento particolare «a coloro che mi sono stati vicino aiutandomi a superare, specie all’inizio, i momenti più critici. I ricoverati lottano pensando continuamente ai loro cari». Infine Maffei rivolge un saluto ai tifosi della Bergamo Basket. «Ci rivediamo alla ripresa del prossimo campionato al Palasport con rinnovato entusiasmo».

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