Educazione digitale, decolla il progetto per 25 mila ragazzi in 28 punti di comunità

Il progetto finanziato con 2,5 milioni e gestito dalla Fondazione della Comunità Bergamasca. Coinvolte le biblioteche. I corsi di tutoraggio per i giovani previsti in 14 Ambiti.

L’obiettivo è ambizioso: contribuire all’alfabetizzazione digitale di una generazione, quella dei ragazzi, che ha sacche di povertà più ampie di quelle che forse ci si immaginava prima della pandemia. Sono infatti ben 25mila i giovani bergamaschi tra i 6 e i 13 anni che, si stima, potrebbero aderire a «DigEducati», il progetto finanziato con 2,5 milioni di euro dalla Fondazione Cariplo e dall’impresa sociale «Con i Bambini», che ieri ha preso il via con il taglio del nastro in contemporanea nei 28 punti di comunità della provincia. Un progetto ampio che la Fondazione della Comunità Bergamasca gestirà come ente capofila e che vede l’impegno della Conferenza dei Sindaci – che ha messo a disposizione i locali dove si organizzeranno i corsi di tutoraggio per i ragazzi – dei 14 Ambiti, del mondo delle cooperative, della rete bibliotecaria, della scuola e dell’Università. Tutti insieme per provare a contrastare un deficit di conoscenze che si è ampliato in maniera preoccupante durante l’emergenza pandemica.

«L’investimento sulle persone è il primo e più importante che possiamo fare come territori e come Paese», ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, ieri a Bergamo nella sede della Fondazione della Comunità Bergamasca, in collegamento streaming con i centri della provincia. «Le imprese, le istituzioni e le comunità di domani – ha aggiunto – saranno frutto di quanto abbiamo saputo investire oggi nell’educazione dei giovani e questo riguarda anche l’accesso al digitale, che costituisce una vera dimensione relazionale e di apprendimento di competenze da cui nessun bambino dovrebbe essere escluso». Dopo mesi di preparativi, per Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione Comunità Bergamasca, «questo è un giorno di festa, perché si posa un altro mattone del più grande progetto di alfabetizzazione digitale della Bergamasca. Durante la pandemia – ha detto – la didattica a distanza ha mostrato tutte le falle di un sistema a macchia di leopardo, che ha visto bambini e ragazzi tagliati fuori dall’esercizio di un loro diritto fondamentale: l’istruzione». Ai 14 Ambiti e al Consiglio di rappresentanza dei Sindaci è toccato il compito di dare concretezza al progetto: «Abbiamo lavorato con un forte senso di appartenenza a DigEducati – ha detto Marcella Messina, presidente della Conferenza dei Sindaci –. La pandemia ha colpito con forza anche i giovani; da qui l’idea di costruire questi punti di comunità che superano le barriere tecnologiche e culturali». «È un progetto di cui c’era bisogno – ha detto Lucio Moioli, segretario di Confcooperative Bergamo –; l’educazione è fondamentale e in un mondo in cui la componente digitale è sempre più importante, perdere questa dimensione vuol dire escludere le persone da un progetto di futuro». I punti di comunità sono stati allestiti quasi ovunque all’interno delle biblioteche «che – ha ricordato Gianluca Iodice, presidente della Rete bibliotecaria bergamasca – sono in prima linea per l’alfabetizzazione digitale».

E poi ci sono la scuola e l’università, che partecipano con ruolo di supervisione dei materiali didattici e l’attivazione di tirocini: «La digitalizzazione è fondamentale per tutti – ha detto il rettore Remo Morzenti Pellegrini –. La rete che si è creata con questo progetto è un’occasione straordinaria e imperdibile per il futuro dei nostri giovani». Al via ieri anche la piattaforma «DigEducati», uno spazio virtuale accessibile sia dagli utenti che da genitori, educatori ed insegnanti, nel quale si possono trovare risposte alle domande su come si usa il digitale. Per aderire al progetto: www.fondazionebergamo.it.

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