Estivi rionali e sconti sull’Imu
La proposta per il commercio

La proposta Tremaglia (Fdi): «Meno sagre, più spazi diffusi nei quartieri». L’imposta sugli immobili: «Tagliamola a chi riduce l’affitto ai negozianti».

Ridurre l’Imu con un accordo tra proprietari e locatari, estivi di «quartiere», meno sagre, un polo logistico per un e-commerce cittadino, formazione digitale per gli operatori con il Distretto urbano del commercio, una comunicazione «leggera» che educhi i clienti al nuovo galateo imposto dal Covid, fatto di mascherine e distanziamento sociale, senza mettere in imbarazzo i commercianti. Sono tante le proposte contenute nel documento che Andrea Tremaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Frizzoni, ha presentato ieri al sindaco (con delega al Commercio) Giorgio Gori e che sarà discusso al tavolo aperto dalla Giunta sul position paper «Bergamo 2020. Strategia di rilancio e di adattamento».

Il consigliere comunale di minoranza parla di commercio e artigianato a km 0, capace però di rispondere ai bisogni «digitali» emersi con la pandemia. Un commercio, spiega Tremaglia, che «cura la città, rendendola viva, con le strade più sicure e dando da lavorare a tante famiglie che hanno attraversato settimane tremende». Ma è il commercio ora che ha bisogno di essere curato, perché l’emorragia di fatturato rischia di far abbassare le serrande a più di un’attività, «secondo uno studio di Format research - Ascom Confcommercio Bergamo – riporta Tremaglia –, il solo mese di marzo ha registrato a Bergamo un calo nei consumi del 31%».

Nel documento si parla di economia, ma anche di solidarietà, «per riscoprirsi una comunità – rimarca il consigliere –. Sarebbe l’insegnamento più bello con cui insieme riaccendere Bergamo». E il Comune in questa ripartenza avrebbe un ruolo fondamentale. A partire dalla riduzione dell’Imu «per quei proprietari che accetteranno di diminuire il canone di locazione ai propri locatari».

Un progetto ad hoc sull’innovazione, «Poste Italiane parla di un aumento del 173% di pacchi e-commerce consegnati ad aprile rispetto all’anno scorso, fenomeno che non è destinato a svanire – afferma Tremaglia –. Perché non prevedere un polo logistico in qualche contenitore vuoto della città, dal quale coordinare consegna in giornata, magazzino e altri nuovi servizi, anche a misura di fragilità, che i negozi aderenti potranno mettere a disposizione?». Il consigliere di Fratelli d’Italia propone l’istituzione di un Osservatorio, coinvolgendo associazioni di categoria e Università di Bergamo, «per fornire ai negozianti preziose linee guida sui trend».

E ancora, limitare le sagre, «facendo eccezione per le occasioni dall’alto valore sociale, come quelle di beneficenza – si legge nel documento –. Non si tratta di demonizzare alcuno, ma fare una scelta a favore di chi ha scommesso stabilmente sulla città». C’è poi il capitolo estivi, «di quartiere, il più possibile diffusi, limitando l’impatto su viabilità e residenti, ma dando l’occasione a tutti di ricominciare a lavorare e a vivere la propria socialità in sicurezza – avanza Tremaglia –. Utile prevedere incentivi per chi costruisce rapporti con realtà del terzo settore, per rendere gli estivi luoghi sempre più utili vicini alla comunità. Il bando è già stato fatto, ma non deve precludere ipotesi integrative per l’estate».

E poi c’è un altro fattore, «l’orgoglio dell’acquisto locale. Spieghiamo – conclude il consigliere – ai nostri concittadini quanto è importante, oggi più che mai, l’acquisto in una bottega o nei negozi della nostra città».

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