Fiera di Bergamo, accordo raggiunto
L’ospedale resta fino all’inizio del 2021

È deciso: l’ospedale da campo allestito alla Fiera di Bergamo nella fase clou della pandemia resterà attivo, all’interno della struttura, fino all’inizio del 2021.

Lunedì 5 ottobre in Regione si è tenuto un incontro giudicato «decisamente proficuo e collaborativo» da entrambe le parti, la Direzione generale Welfare di Palazzo Lombardia, e i rappresentanti della Fiera, cioè Giuseppe Epinati, amministratore unico di Fiera Nuova, e Fabio Sannino, presidente di Promoberg. Era scaduta il 2 ottobre la convenzione che regolava i rapporti tra la Regione Lombardia e la struttura che ospita l’ospedale da campo - con 70 posti letto, gestito direttamente dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, oggi utilizzato come sede degli ambulatori di follow up per i malati di Covid che sono stati curati a Bergamo; ora, dopo l’incontro di ieri, si procederà con la stesura di una nuova convenzione, in cui, con incontri e trattative prossime, si definiranno anche i metodi e i tempi per lo smantellamento, che avverrà comunque l’anno prossimo.

«Siamo soddisfatti di quanto è emerso da questo vertice, e da entrambi le parti è stata ribadita l’assoluta volontà di collaborazione – sottolinea Giuseppe Epinati, amministratore unico di Bergamo Fiera Nuova – . Noi abbiamo rimarcato l’importanza di poter tornare in possesso della struttura all’inizio dell’anno prossimo, e comprendiamo anche che, sia per il piano di utilizzo che è stato elaborato dall’Asst Papa Giovanni, sia per le esigenze rimarcate dalla Regione, non si può pensare a una riconsegna in tempi brevissimi. E siamo d’accordo sul fatto che si dovrà decidere anche sulle operazioni di smantellamento, se spetteranno all’Asst, alla Regione o all’Associazione nazionale alpini: non potranno certo avvenire in un battere d’occhio, servirà un cronoprogramma che rispetti le esigenze di tutti. Per il momento, è certo che l’ospedale resterà alla Fiera fino alla fine dell’anno». C’era anche la questione indennizzi, che la Fiera si aspetta per la concessione degli spazi con questa nuova convenzione: «Abbiamo avanzato le nostre richieste, e le nostre necessità. Ci conforta che l’incontro si sia svolto in un clima di collaborazione, il tutto verrà comunque definito nelle prossime trattative».

L’Asst Papa Giovanni, che appunto gestisce la struttura da campo, ha già un calendario di visite e prestazioni diagnostiche calendarizzate per il programma di «follow up» su oltre 2.000 persone curate in ospedale per Covid: fino a metà novembre la struttura alla Fiera sarà dedicata a completare questo lavoro clinico e diagnostico. «L’ospedale alla Fiera di Bergamo continua ad avere una importanza cruciale, sia per l’utilizzo attuale, sia come presidio, alla luce anche dell’aumento dei contagi che si stanno registrando in questi ultimi giorni – rimarca Marco Trivelli, al vertice della Direzione generazione Welfare della Regione Lombardia – . L’esigenza di andare avanti con questa struttura è emersa chiaramente nel corso dell’incontro, i rappresentanti della Fiera hanno mostrato disponibilità e comprensione sulle necessità di utilizzo degli spazi fino alla fine dell’anno, sia per le attività programmate dall’Asst sia per non affrettare uno smantellamento proprio in questa fase così delicata. Uno smantellamento, peraltro, che dovrà avvenire per step e che richiederà diverso tempo. Per tutto il resto, non si può non ribadire che tutti gli attori convengono che essere arrivati all’attivazione di questo ospedale da campo in quegli spazi sia stato per un scopo davvero importante».

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