«I miei 34 anni all’ex Casa degli angeli»
Guido Molinero, l’ultimo il più duro
«Lascio dopo l’anno più difficile. Col tempo, poi, dover spiegare a un ragazzo di 20-30 anni che resterà per tutta la vita su una sedia a rotelle, mi pesava sempre di più. Guardandoli negli occhi, quei giovani, rivedevo forse i miei figli, che oggi hanno la loro età. E mi immedesimavo».
Lunedì mattina Guido Molinero sarà regolarmente in corsia, a Mozzo, tra i pazienti dell’Unità di riabilitazione specialistica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Ma il suo giro, oggi, avrà un sapore del tutto particolare: lui che questo centro ha contribuito a farlo crescere, fino a diventare uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale cittadino, e che dirige ormai da 14 anni, da domattina sarà in pensione.
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