I muri di Bergamo diventano poesie
L’idea di «Carmina muralia»
La città si trasforma in un libro, aperto agli occhi del mondo. È il sogno di Carmina Muralia, un’associazione no profit che ha lanciato un’iniziativa davvero ambiziosa: impreziosire i muri di Bergamo con la poesia. Non è difficile da spiegare, soprattutto se si conosce la città che ha ispirato questo progetto. Si tratta di Leida, famosa in tutto il mondo non solo per aver dato i natali a Rembrandt, ma anche per «Gedichten op Muren», «Poesie su muri» appunto. Tutto nasce nel 1992 quando a 100 anni dalla nascita della poetessa russa Marina Tsvetajeva uno dei suoi capolavori venne scritto su un muro per cercare di renderlo più gradevole rispetto al grigiume che lo caratterizzava. Da lì, poesia dopo poesia, sono diventate circa 130 e ora costituiscono un vero e proprio itinerario turistico molto curioso e apprezzato.


Giornalista
professionista, lavora a L’Eco di Bergamo dal 2016. Redattore della cronaca
cittadina dal marzo 2019 dopo tre anni in redazione web. Amante dei dati in
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