Il 1° agosto scattano i saldi in Lombardia
Negozi si rialzano con le promozioni estive

La stagione delle offerte parte ad agosto ma i clienti iniziano a curiosare tra le vetrine del centro. Le associazioni: «Speriamo si superi presto la paura».

Ufficialmente non sono saldi, ma alcune offerte sono talmente spinte che è come se lo fossero. E i clienti iniziano a rimettere piede nei negozi, avviando una lenta ripresa del commercio cittadino, in particolare per abbigliamento e calzature. I saldi «veri» previsti a luglio sono stati posticipati al 1° agosto, su richiesta degli operatori commerciali, ma la Conferenza delle Regioni ha lasciato la possibilità di proporre vendite promozionali, in deroga alla normativa che prevede il congelamento dei prezzi nel mese precedente ai saldi. E anche a Bergamo, con sconti che vanno dal 20 al 70%, gli esercenti cercano di liberare i magazzini dalla merce stipata durante il lockdown.

Pur denunciando forti perdite di fatturato, le associazioni di categoria si dicono timidamente positive. Diego Pedrali, titolare de «L’Uomo più» a Torre Boldone, presidente gruppo abbigliamento e calzature Ascom e vicepresidente Federazione moda Italia riporta «i primi segnali di voglia di fare acquisti e riconquistare le abitudini perse. Speriamo che si superi la paura che ha contagiato tutti fino ad oggi. Tornando nei negozi, ci si potrà fare consigliare, senza dover ricorrere ad acquisti on-line penalizzanti per noi, una continua concorrenza sleale». Il direttore Confesercenti Bergamo Filippo Caselli va oltre la situazione contingente: «Le attività hanno ripreso con promozioni ad hoc, in attesa dell’effetto traino saldi estivi che quest’anno tornano, speriamo non in maniera estemporanea, ad agosto – premette -. Ci vogliono regole di mercato nuove, che tengano in considerazione il ruolo sempre più pesante giocato dal commercio elettronico e la necessità di non perdere il valore dei negozi per le nostre città».

I commercianti cercano di essere ottimisti. Mariarosa Acquaroli, membro del direttivo «Bergamo vive» e imprenditrice del settore, parla «di clienti un po’ impauriti, ma dopo il lockdown, tante sono tornate con la voglia di fare acquisti. Con lo smart-working gira meno gente, ma qualcosa inizia a muoversi». Gianfranco Rota, vicepresidente del gruppo abbigliamento Ascom e titolare Rota Calzature a Valtesse parla di «mesi difficili, molti commercianti stanno facendo vendite promozionali – commenta -. La voglia di fare acquisti c’è, anche se contenuta. In questo momento stiamo vendendo calzature estive che hanno costi più contenuti rispetto a quelle invernali, vedremo». Nonostante il brusco stop del settore delle cerimonie, Marisa Gamba, consigliere gruppo abbigliamento Ascom e titolare di Pigal, è fiduciosa: «Ai nostri clienti diciamo che il loro sogno è stato solo rimandato. Stiamo lavorando molto sui social e internet, mostrando tutte le nostre collezioni e cercando di fare qualche sconto per animare il mercato». C’è anche chi ha utilizzato il lockdown «per lanciare il sito internet a cui stavamo pensando da tempo – spiega Pina Auricchio, titolare di Lab29 in Borgo Santa Caterina –. Il sito sta iniziando a funzionare e la gente torna in negozio. L’angoscia sembra un po’ passata, rassicurata anche da tutte le misure di sicurezza, dalla sanificazione degli abiti alla pulizia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA