Lutto nel mondo delle miniere di Gorno
È morto Mario Furia: aveva 89 anni

È morto a 89 anni Mario Furia. Minatore per una vita, fu sindacalista e promotore della festa di S. Barbara.

La comunità di Gorno piange la scomparsa di Mario Furia, memoria storica dell’attività mineraria locale. Da circa un anno le sue condizioni di salute erano peggiorate: si è spento nella giornata di ieri all’età di 89 anni nella sua abitazione di Gorno. Classe 1931, attorno ai 20 anni, con la morte del padre, aveva fatto il suo ingresso nel mondo delle miniere, e lì ha raggiunto la pensione.

«È entrato come semplice operaio – ricorda il fratello Luigi -, quando nostro padre era venuto a mancare, e aveva preso lui le redini della famiglia. Eravamo tutti ragazzini e nostra madre si era trovata sola. Poi nel tempo si è fatto strada: Mario è stato infatti segretario provinciale del sindacato Cisl dei minatori di Bergamo. Per coloro che facevano quel mestiere, era un vero e proprio punto di riferimento, si rivolgevano a lui per qualsiasi problema e li sapeva ascoltare ed aiutare quando possibile. Aveva poi fatto parte anche del consiglio della Ceca, Comunità Europea Carbone e Acciaio. Coltivava anche la passione della caccia».

Durante lo scorso mese di marzo aveva perso l’amico Nino Zanotti, gornese e suo coetaneo, con il quale ogni anno si rendeva promotore, insieme agli «Amici di Santa Barbara», dell’organizzazione della festa di Santa Barbara, patrona dei minatori, occasione di ritrovo in Val del Riso per molti ex minatori. Nel 2017 i due si erano inoltre prodigati per rendere possibile la ristrutturazione della statua di Santa Barbara a Campello, un tempo quartier generale dei minatori, in occasione del 35° anniversario delle chiusura delle miniere della Val del Riso.

Furia aveva le miniere nel sangue, ed ha dedicato tutta la sua esistenza al mondo minerario. Anche una volta raggiunto il pensionamento, era rimasto attivo, e si mobilitava per mantenere vive le memorie che quei cunicoli umidi e bui custodivano.

«Una persona positiva – commenta il primo cittadino Giampiero Calegari –, sapeva sempre darmi un buon consiglio quando mi incontrava. Ha contribuito moltissimo a tenere viva la memoria delle miniere negli anni: ci teneva davvero moltissimo affinché questa tradizione fosse trasmessa alle nuove generazioni. Era un gornese fiero di vivere nel nostro paese, amava il suo territorio. Se n’è andato quasi in concomitanza con la ricorrenza della prima Giornata delle montagna lombarde, che si celebra domani (oggi per chi legge, ndr): le adorava».

Vedovo da tempo, Mario Furia lascia i figli Lucio e Giordano, sei nipoti, le sorelle Caterina e Cristina e il fratello Luigi. Le esequie saranno celebrate domani alle 15, nella parrocchiale di San Martino vescovo di Gorno.

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