Il Moroni si celebra a tavola: menu «storici» nei ristoranti bergamaschi

I piatti sono quelli che venivano presentati sulle tavole bergamasche risalenti al ’500.

Il Moroni si celebra anche a tavola. Ascom Confcommercio Bergamo, aderendo alle iniziative legate all’anniversario dei 500 anni dalla nascita dell’artista albinese, promossa dal Comune di Albino e organizzata da Promoserio, propone «A tavola con il Moroni», un menù con i piatti che venivano presentati sulle tavole bergamasche del ’500 studiati da Leonardo Bloch, esperto di gastronomia antica.

Nelle prossime settimana partirà la raccolta delle adesioni e poi tutto il periodo dell’iniziativa, nei ristoranti dei comuni di Albino, Alzano Lombardo, Aviatico, Casnigo, Castione della Presolana, Clusone,  Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Gromo, Nembro, Oneta, Parre, Peia, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova, Villa di Serio e Vilminore di Scalve si potranno assaggiare i piatti di una volta per un viaggio nel tempo tra gusti, sapori e tradizioni rinascimentali. Il tutto con tanto di ricetta e procedimento da seguire. 

Il menù è composto da tre primi, un secondo, una torta salata e tre dessert. Il tris di primi comprende: gnocchi (o maccaroni), molto diffusi nella Lombardia del XVI secolo, abbinati ad una salsa agliata, popolare nella Bergamo del ’500, presentati secondo la ricetta di Bartolomeo Scappi, cuoco rinascimentale di alto livello che pubblicò il più grande trattato di cucina del tempo; casoncelli, sul modello dei tortelli ripieni di formaggio ricostruiti secondo Cristoforo Messisbugo, scalco alla corte Estense che scrisse un importante libro in cui sono elencati tutti gli elementi necessari per approntare un banchetto principesco oltre a numerose ricette, meticolosamente dettagliate; foiade condite con salsa verde, secondo le ricette di Scappi.Come secondo, proposto un «brodo lardiero di cinghiaro» che riprende uno spunto fornito da Torquato Tasso e, in alternativa, una torta di formaggio che a Bergamo nel secolo del Moroni doveva godere di ampia popolarità. Tra i dessert serviti fiadoni, offelle e casoncelli nella loro formula più antica. L’adesione è libera e gratuita e ciascun ristoratore può decidere di proporre l’intero menù o solo un piatto. Per informazioni: [email protected] – Tel. 035/4120203

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