Impresario morto nel Bresciano
I funerali sabato a Cicola

Sarà celebrato sabato alle 10, a Cicola, il funerale di Cristian Gritti, l’impresario 42enne morto lunedì in un infortunio sul lavoro nel Bresciano, a Cazzago. L’ultimo saluto sarà nella parrocchiale della frazione di Carobbio. Per consentire il rispetto del distanziamento sociale verranno posizionate delle sedie sul sagrato della chiesa.

La salma ha fatto rientro a casa, in via XXV Aprile, nel pomeriggio di mercoledì. Ad attenderlo la moglie Sara, le due figlie e i genitori, distrutti dal dolore. Cristian era papà di due bambine di 10 e 7 anni. Il giovane impresario è morto a causa di un trauma toracico che non gli ha lasciato scampo. È rimasto schiacciato tra il suo camion e una ruspa in fase di manovra.

E tante gente ha partecipato all’ultimo saluto a Giacomo Terzi, il 76enne di Carobbio morto lunedì per un malore che l’ha colto mentre stava potando una pianta. Lunedì mattina, intorno alle 11,30, l’anziano stava facendo manutenzione nel suo giardino e si è sentito male accasciandosi improvvisamente sul ramo della pianta che stava potando, a due metri da terra. La moglie Faustina (conosciuta da tutti come Rina) era nei paraggi e lo stava aiutando nei lavori. È stata lei ad accorgersi di quello che era successo e a dare l’allarme.

L’uomo era molto conosciuto in tutta la Val Calepio, per 60 anni aveva lavorato come meccanico nell’officina di famiglia, sotto casa. «Tantissima gente è venuta a trovarci in questi giorni – fa sapere il fratello del defunto, Giampietro, che aveva lavorato nella stessa officina –. Il nostro era l’unico distributore senza self service, era aperto giorno e notte. Anche oggi alla camera ardente è stato un via vai continuo, non ce l’aspettavamo».

Alle 14,30, nella vicina parrocchiale di Cicola è stato celebrato il funerale. Presenti la moglie, le tre figlie, i familiari e numerosi amici e conoscenti. Il parroco don Luca Moro ha presieduto la Messa e nell’omelia ha citato il salmo del buon Pastore: «Ogni persona è un dono di Dio e di questo bisogna essere riconoscenti. Che la Fede, ora, possa lenire le ferite e aiutare a superare questo momento». A conclusione della Messa la salma è stata accompagnata al cimitero di Cicola per la tumulazione.

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