Imu, lunedì 16 dicembre scade il saldo
Per PalaFrizzoni l’imposta vale 40 milioni

Contro gli evasori triplicati i controlli: dagli 871 del 2018 ai 2.380 del 2019, nelle casse del Comune sono entrati ben tre milioni di euro in più. Domani la seconda rata. I contribuenti sono 37 mila. Qui tutte le info.

Natale con le tasse: dall’Imu alle ritenute Irpef, il «regalo» è per il Fisco. Le tredicesime in arrivo daranno una boccata d’ossigeno a più di 13 milioni di lavoratori dipendenti del settore privato, ma il pacchetto sotto l’albero – da 42,9 miliardi di euro – lo troverà il Fisco, grazie ai contribuenti italiani che in questi giorni sono chiamati a onorare un elevato numero di scadenze fiscali.

A fare il calcolo è l’Ufficio studi della Cgia, ricordando come domani dal saldo dell’Imu-Tasi il fisco riceverà 9,6 miliardi, dal pagamento delle ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori altri 13,6 miliardi e dal versamento dell’Iva ben 19,7 miliardi. I contribuenti Imu della città di Bergamo sono circa 37 mila e devono ricordarsi che lunedì 16 dicembre scade il saldo: la seconda rata (a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno calcolata sulla base delle aliquote e delle detrazioni vigenti nell’anno 2019, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata entro il 17 giugno 2019) è infatti da versare entro il 16. La tassa sugli immobili (seconde case, laboratori, negozi, terreni, esclusa l’abitazione principale e locali pertinenti) «vale» per Palafrizzoni circa 40 milioni di euro, a tanto infatti ammontano le entrate stimate in bilancio.

Per stanare i «furbetti» nel 2019 sono stati emessi circa 2.380 avvisi di accertamento (anche su più anni d’imposta): sono triplicati rispetto al 2018, quando sono stati 871, portando nelle casse del Comune ben tre milioni di euro in più. I Servizi finanziari si sono quindi mossi anche senza la stretta sulle «finte prime case». È infatti stata cancellata dalla commissione Bilancio al Senato la misura per portare alla luce eventuali false doppie prime abitazioni. L’emendamento, infatti, prevedeva la possibilità per ogni nucleo familiare di indicare una sola abitazione come principale, sulla quale non pagare l’Imu. Parere negativo era stato dato dal governo e da Confedilizia, col ministro Roberto Gualtieri che aveva dichiarato: «Ci sono anche fenomeni di false doppie prime case ma bisogna assolutamente evitare di colpire famiglie che ad esempio legittimamente lavorano in posti diversi».

Le aliquote a Bergamo nel 2019 sono rimaste invariate, diverse a seconda del tipo di proprietà. Per quanto riguarda l’abitazione principale, l’aliquota dello 0,40 per cento è dovuta per le sole abitazioni di lusso di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze una per ogni categoria catastale C/2, C/6 e C/7. Per tutte le altre abitazioni principali (intesa come «quella dove si dimora abitualmente con il proprio nucleo familiare e si risiede anagraficamente, composta da una sola unità immobiliare. Se l’abitazione ha più unità immobiliari, solo una può essere considerata abitazione principale, le altre sono classificate come altri immobili. Inoltre il concetto di abitazione principale è limitato a una sola, nell’ambito dello stesso Comune, per ciascun nucleo familiare) e per i fabbricati rurali l’imposta non è dovuta. Per gli tipi di immobili l’aliquota di base è dell’1,06%.

L’Imu si paga con versamento diretto, utilizzando il modello F24 che prevede una apposita sezione. Come ogni anno il Comune ha attivato gli sportelli dedicati Imu per l’assistenza alla compilazione. È possibile effettuare il versamento anche con un bollettino postale. In questo caso, il numero di conto corrente (1008857615, uguale per tutti i Comuni italiani) e l’intestazione («Pagamento Imu») sono già prestampati. È necessario effettuare un versamento distinto per ogni Comune nel cui territorio sono collocati gli immobili. Se nell’ambito dello stesso Comune si possiedono più immobili soggetti a Imu il versamento li deve comprendere tutti.

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