Investito a Urgnano: «Remo era l’anima del Cai del paese»

Il tragico incidente lunedì mattina, la vittima è Remo Poloni, pensionato e «anima» del Cai del paese. Si allenava ogni giorno per le escursioni in montagna. Investito dall’auto di un 24enne, forse abbagliato da sole.

Stava facendo la sua camminata quotidiana. Lui, abituato a ferrate e lunghe passeggiate in montagna -la sua grande passione -, si teneva in forma in previsione di una nuova salita che avrebbe compiuto con gli amici tra qualche giorno.

Ma lunedì, poco dopo le 7, mentre attraversava la provinciale Francesca diretto verso Cologno, la sua vita si è drammaticamente spezzata contro un’auto. Urgnano piange la tragica scomparsa di Remo Poloni, pensionato di 72 anni e anima della sottosezione comunale del Cai, di cui era presidente onorario dopo averla guidata per vent’anni.

L’incidente si è verificato lungo via della Moie, una strada stretta e asfaltata, da alcuni anni resa a senso unico, che spesso i residenti utilizzano per raggiungere a piedi o in bicicletta l’abitato di Cologno, attraversando la provinciale 122. Poloni, che abitava a poche centinaia di metri ed era conosciutissimo per il suo impegno nel volontariato, aveva salutato la moglie Anna e si era incamminato. Dopo pochi minuti, il dramma. Imboccata via delle Moie, il 72enne è sbucato sulla provinciale e ha cominciato ad attraversarla con l’intenzione di proseguire verso Cologno. Ma prima che raggiungesse l’altro lato, da Spirano diretta verso Urgnano è sopraggiunta una Fiat Punto guidata da un 24enne residente nella Bassa, che si stava recando al lavoro e che lo ha investito in pieno.

L’impatto è stato violentissimo e Remo Poloni è stato sbalzato di una quindicina di metri prima di cadere rovinosamente sul ciglio della strada. Subito è stato lanciato l’allarme e sul posto sono arrivate due ambulanze (una da Bergamo e una della Croce rossa di Urgnano) e un’auto medicalizzata, oltre ai carabinieri della compagnia di Treviglio che hanno eseguito i rilievi. Le condizioni del pensionato sono parse subito gravissime e il personale sanitario ha cominciato le lunghe manovre di rianimazione. Ma nonostante il prodigarsi dei soccorritori, il cuore ha smesso di battere e ai sanitari non è rimasto che dichiarare il decesso di Poloni.

Illeso invece il 24enne alla guida della Punto. Secondo quanto si è potuto apprendere, quest’ultimo avrebbe dichiarato di essere stato abbagliato dal sole che a quell’ora era basso, non accorgendosi dell’uomo che stava attraversando. Sul luogo sono arrivati anche i familiari e il sindaco Efrem Epizoi. La salma è stata poi trasportata alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII in attesa di essere sottoposta ad autopsia, che dovrebbe essere eseguita domani.

A piangere Remo Poloni, oltre alla moglie Anna, anche i due figli Patrizia e Raffaello, e quattro affezionati nipoti. Ma la notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio e incredulità in tutto il paese di Urgnano, dove l’uomo era stimato e conosciuto per il suo impegno attivo nel Cai e nel gruppo alpini, oltre che per il suo altruismo. Nella sottosezione del Cai di Urgnano (214 iscritti) era stato il presidente più longevo, guidandola dalla fine degli anni ’90 al 2019 quando ha ceduto il testimone a Lorenzo Vistoli.

«Non è stato facile prendere il suo testimone – racconta Vistoli – perché Remo era il cuore pulsante della nostra sottosezione, tant’è che lo chiamavamo tutti ancora “presidente”. Era un uomo buono e generoso e il Cai era la sua seconda famiglia, cercava sempre di tenere unito il gruppo, sapeva mediare, organizzare. Ci siamo visti giovedì scorso in sede, dovevamo preparare un gemellaggio con il Cai di Scandiano (Reggio Emilia) che si sarebbe tenuto il prossimo weekend, ma ora lo abbiamo sospeso. Abbiamo perso un amico e una guida fidata: siamo tutti sconvolti»

© RIPRODUZIONE RISERVATA