La Lombardia in bianco, ma è boom di contagi: «Capodanno in bilico»

Fontana: «Speriamo di non cambiare colore fino al 31. Dipende dai numeri».

È l’ennesimo gradino percorso da questa nuova impennata di contagi. Un balzo ampio, forse non l’ultimo, sicuramente a un ritmo ben più veloce di prima. Ieri la Lombardia ha registrato 8.292 nuovi positivi: il bilancio giornaliero più pesante dell’intero 2021, e per trovarne di più occorre risalire il calendario sino al 21 novembre 2020 (8.853 in più) quando la seconda ondata viveva l’apice. Certo cambiano decisamente i contorni delle ondate: ieri la Lombardia ha analizzato 203.314 tamponi in ventiquattr’ore (miglior performance da inizio pandemia), mentre sempre quel 21 novembre 2020 (l’ultima volta con così tanti contagi) i test erano 44.294; il tasso di positività ieri s’è attestato al 4,08%, il 21 novembre 2020 al 19,99%. Soprattutto, oggi, i ricoverati totali in regione sono 1.468 contro i 9.250 del 21 novembre 2020. Resta però la fotografia plastica di un momento delicato, anche in Bergamasca: il territorio orobico ha contato ieri 394 nuovi contagi, per trovarne di più si torna al 13 marzo 2021 (438 in più). Sul fronte dei decessi, infine, ieri la Lombardia ne ha contati 17, due dei quali in Bergamasca, anche se in questo caso il conteggio va spalmato sulle ultime 48 ore visto che martedì non erano arrivati aggiornamenti.

Le parole di Fontana

Se corrono i contagi, verso quale colore corre la Lombardia? Il Natale sarà ovviamente in bianco, ma per il successivo «giro» di feste l’incertezza cromatica è forte e rischia di virare verso il giallo. «Ci auguriamo di essere bianchi anche nella settimana che va fino a Capodanno», ha auspicato ieri il governatore Attilio Fontana a Milano, a margine di un incontro con la stampa a Palazzo Lombardia. Così fosse, la settimana che porta alla fine dell’anno sarebbe la 29a in zona bianca. «Ciò detto – ha proseguito Fontana –, bisogna ricominciare a dire ai cittadini che bisogna mantenere quelle misure che sono necessarie per contrastare il virus. Vedremo giovedì i dati e i provvedimenti nazionali assunti dalla cabina di regia, ma i ricoveri in Lombardia stanno aumentando in misura minore rispetto ai contagi. E sulle mascherine all’aperto decideremo insieme al governo». Su quest’ultimo punto, ha ribadito Fontana, «ascolteremo cosa ci dicono gli esperti per valutare se introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto. Bisogna comunque ridurre il più possibile ogni forma di restrizione. Oltre alla necessità delle vaccinazioni, occorrono sempre attenzioni e precauzioni che ripetiamo costantemente e fondamentali per la battaglia al virus». Poi lo sguardo all’anno nuovo: «Spero che il 2022 sarà un anno ottimo, perché con la terza vaccinazione daremo un’importante spallata al virus. La lotta che stiamo combattendo troverà un ulteriore passo avanti. Economicamente la Regione sta andando molto bene, l’entusiasmo della ripartenza induce all’ottimismo. I nostri cittadini e le attività economiche hanno sofferto tanto, ma i lombardi si sono comportati bene sia nel rispettare le regole sia nel sottoporsi alle vaccinazioni».

La sfida dei numeri

La permanenza in bianco o lo scivolamento in giallo si gioca tra oggi e domani, perché l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute «chiudono» il proprio secondo i dati epidemiologici maturati il giovedì sera. La «retrocessione» avviene se si superano contemporaneamente tutti e tre i «paletti» previsti dalla normativa, e attualmente la Lombardia ne sfora due su tre. L’incidenza regionale ieri è balzata a 382 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti: già da tempo è oltre quota 50, la soglia di questo parametro. Per quanto riguarda le Terapie intensive, la saturazione deve rimanere al di sotto dell’asticella del 10%; considerando che la Lombardia ha una disponibilità di 1.530 posti letto, la soglia si traduce in 153 pazienti: da alcuni giorni si è già oltre, ieri i ricoverati erano 161 con un’occupazione del 10,53%.

L’area medica

L’unico parametro nei limiti è così la saturazione dell’area medica (cioè i ricoveri ordinari), anche grazie ai recenti ampliamenti organizzativi: ora i posti disponibili in Lombardia sono 10.237 e ieri ne risultavano occupati 1.307; l’occupazione è dunque del 12,77% rispetto a un’asticella fissata al 15% (pari a 1.536 posti letto), quindi c’è ancora un margine di 229 posti letto «occupabili» prima di sforare anche l’ultima colonna d’Ercole che circoscrive la zona bianca. In quanto tempo saranno occupate, queste 229 postazioni, prima che si tocchi l’asticella del 15%? Ieri il balzo è stato sensibile (50 in più), ma negli ultimi sette giorni l’incremento medio quotidiano è stato di 17 ricoverati. A questo ritmo, ben più lento dei contagi, tra oggi e domani si dovrebbe rimanere ancora nella zona bianca così da trascorrere il Capodanno in bianco. Dopodiché, si vedrà. Sullo sfondo c’è anche la possibilità di un ultimissimo ampliamento delle postazioni in area medica: la Lombardia ha infatti un «tetto massimo» di 10.500 posti letto ordinari. Uno step ulteriore che allenterebbe la saturazione, al momento però non ancora «attivato».

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