Malore sulla tomba del marito, pensionata muore a 85 anni

Erminia Dossi andava tutti i giorni a fargli visita: trovata a terra da una donna, inutili i tentativi di rianimarla di un operatore cimiteriale.

Nel giorno di San Valentino si è recata al cimitero di Treviglio per portare un saluto all’amato marito, ma una volta davanti al loculo del coniuge è stata colpita da un malore che non le ha lasciato scampo. Per Erminia Dossi, 85 anni, a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione da parte di un operatore cimiteriale e di un’altra donna presente, oltre a quelli del personale del 118.

L’episodio si è verificato lunedì 14 febbraio alle 13,20. La donna, che abitava nella vicina via Beato Angelico, si era mossa da casa dopo avere pranzato. Percorsi i cento metri di distanza è entrata nel camposanto e si è diretta verso la nuova ala nordovest. Qui i resti di Giacomo Bonacina, il marito deceduto all’inizio degli Anni ’80, erano stati tumulati alla fine di gennaio. Le visite di Erminia Dossi erano quotidiane, ma quella di lunedì aveva un particolare significato, essendo San Valentino. Non si sa esattamente quando la donna sia stata colta dal malore, essendo l’area più defilata rispetto al resto del cimitero e con pochi loculi occupati. Ad accorgersi dell’anziana immobile sul pavimento del porticato è stata una donna in visita a un parente. Ha subito chiamato telefonicamente uno dei due operatori cimiteriali, avendo a disposizione il numero, che si trova alla reception.

Entrambi hanno raggiunto il punto in cui era a terra la donna colpita dal malore e uno di loro, Roberto Bordini, ha iniziato a praticare il messaggio cardiaco nella speranza d rianimare l’85enne: «L’ho fatto con tutto il mio impegno, ripensando a quanto mi era capitato nel luglio 2014 all’oratorio di Mozzanica – ha raccontato il giovane necroforo –, quando fui colpito da un infarto che mi portò al coma e a una lunga riabilitazione. Fui salvato dai soccorritori». Ieri purtroppo il prodigarsi del ragazzo non è servito, così come quello della signora che aveva segnalato l’accaduto: «Ha continuato lei a tentare la rianimazione – ha detto l’addetto del cimitero – ma la situazione era ormai critica». Nemmeno l’arrivo del personale di un’automedica e di un’ambulanza è servito a rianimare la donna. Al cimitero è intervenuta anche una Volante del commissariato. Erminia Dossi era originaria di Fara Gera d’Adda: lascia nel dolore sette figli.

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