Martino, cent’anni avventurosi: sbarco in Normandia compreso

Nato negli States da genitori originari di Lecco, dal ’77 è tornato in Italia, a Calolziocorte. Il 6 giugno del ’44 era tra i soldati Usa che sbarcarono sulla spiaggia di Omaha Beach.

Avrebbe forse potuto dimenticare Martino Montanelli la data del 6 giugno 1944? Oggi, che ha tagliato il traguardo dei cent’anni, quella data l’ha ancora impressa con fuoco nella memoria.

Perché lui c’era, lui ne è un testimone ancora vivente: il decano di Calolziocorte, alle spalle un secolo di vita decisamente avventuroso, era tra i soldati dello sbarco in Normandia, sulla spiaggia francese di Omaha Beach. Di quel ricordo va particolarmente orgoglioso, quel giorno fermato da una foto che conserva gelosamente, con le navi che arrivano e i soldati che scendono per dirigersi poi verso i combattimenti.

Martino Montanelli, che abita ormai da tempo in via Toscanini a Calolziocorte, ha trascorso la vita tra gli Usa e l’Italia. Lo racconta anche l’assessore ai Servizi sociali Tina Balossi, che gli ha fatto visita in occasione del compleanno centenario, il 1° gennaio.

Martino è nato negli Stati Uniti, dove si erano trasferiti - da Lecco - i suoi genitori, che avevano raggiunto alcuni parenti emigrati per lavoro a Fresno, in California. Nasce negli States, ma a tre anni è già in Italia, a Lecco nel quartiere di Acquate, dove giovanissimo in oratorio sboccia la sua passione per il teatro. A 17 «come back» negli Usa, a New York, a Brooklyn. Diventa insegnante di ballo, cameriere e conduttore radiofonico. Studia da parrucchiere, insegna danza moderna e si mantiene riuscendo a svolgere contemporaneamente tre lavori diversi. A New York lavora a Whom Radio con il nome d’arte di Martino Monti, conduttore di un suo programma che si chiamava «La voce in italiano per gli italiani d’America». Ha lavorato con personaggi di primo piano, tra cui l’indimenticato Mike Bongiorno e tra gli ospiti Domenico Modugno, Vittorio De Sica, Johnny Dorelli e suo padre, il tenore Nino D’Aurelio, rimanendo loro amico per tanti anni.

Tra i suoi ricordi anche Primo Carnera, il campione mondiale dei pesi massimi: si erano conosciuti sulla nave dagli Usa, a fine carriera del pugile che stava ritornando in Italia. Erano entrambi nell’ultimo livello della nave, poi il comandante, saputo che lì c’era il campione, li aveva fatti salire con la famiglia in prima classe.

Ventenne, viene arruolato per circa tre anni nel corpo di Fanteria d’appoggio nell’esercito americano. In questo periodo a New York, durante una rappresentazione teatrale, conosce Josephine, italoamericana che diventerà sua moglie. Dal matrimonio sono nati due figli, Maria e Martin, quest’ultimo vive in Italia col il padre. Nel ’77 Martino torna in Italia stabilendosi a Calolziocorte, continuando con una vita in movimento e piena di interessi, con una grande passione per lo sport.

Non solo: si è cimentato anche come pittore e numerosi suoi dipinti che fanno bella mostra nel salotto di casa. Ancora oggi riceve con felicità ed emozione telefonate e biglietti d’auguri dalle persone che ha avuto modo di conoscere nella sua lunga vita. Dal sindaco Marco Ghezzi e dall’assessore Mossali gli auguri della comunità: «Orgogliosi di avere sul territorio un personaggio che conserva un patrimonio di conoscenze e di esperienze da tramandare».

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