Monopoly Bergamo, altre code
E su eBay all’asta arriva a 1.000 euro

Ora c’è pure il «mercato nero» del Monopoly, o quasi. Una speculazione di pochi (ma non pochissimi) furbetti, all’interno di un’iniziativa nata per rilanciare la Bergamo ferita dal Covid e contribuire alla ripartenza.

L’edizione speciale del Monopoly dedicata a Bergamo ha preso contorni da fenomeno social, stile scarpe Lidl. Dopo la ressa per accaparrarsi il gioco nel «debutto» di venerdì (l’edizione speciale è frutto di un accordo tra Winning Moves, Comune di Bergamo e Finiper, quest’ultima per la vendita nei negozi «Iper»), ecco che già inizia a spuntare chi li rivende online. Ovviamente, il prezzo proposto da questi «bagarini» del gioco da tavola è ben maggiorato. Salatissimo, considerato che il prezzo reale è di 25 euro. Anche sabato 21 novembre, tra l’altro, nei punti vendita «Iper», sia a Orio sia a Seriate, non è mancato l’afflusso significativo di persone interessate a comprare il «cimelio»: più ordinato di venerdì, ma comunque con numeri alti. Su eBay il business «grigio» è già scattato. Ieri pomeriggio, erano 13 le persone che avevano messo in (ri)vendita il proprio Monopoly. Nell’asta dove la «cresta» è stata contenuta al minimo, si arrivava a 47,50 euro, più 15 euro di spese di spedizione.

«Edizione limitata già sold out, introvabile», specificava la descrizione; di proposte d’acquisto ne erano già arrivate 17. Ci sono pure i «prestanome»: «Vendo Monopoly su richiesta di un amico», specificava un altro venditore. Qualcuno addirittura ha fatto incetta, pronto alla rivendita: «Disponibili solo 6 pezzi pronti per la spedizione o con consegna a mano», specificava un altro utente. In mattinata, addirittura, era presente una «proposta» con base d’asta a mille euro, poi rimossa; nel tardo pomeriggio resisteva ancora un’altra offerta a 499 euro, cioè venti volte il prezzo di vendita ufficiale. Non sono mancate le reazioni di disappunto per chi cerca di lucrare su un’iniziativa nata con lo spirito di rilanciare il nome di Bergamo (parte del ricavato è destinata al Fondo di mutuo soccorso del comune), proponendo un gioco da tavola che può essere un bel regalo di Natale. «Purtroppo molta gente, più che per beneficenza o per il piacere di giocarci, come avrei fatto io con i miei figli, compera solo per lucrarci», è la mail di un lettore.

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