Niente Mercatanti in Fiera
«Prevale la prudenza»

Rimandata al prossimo anno la 19ª edizione. Cesare Rossi (Confesercenti): «Difficile contingentare gli ingressi».

Quella 2019 era stata l’edizione dei record: 180 mila presenze in quattro giorni. Quest’anno, però, «Mercatanti in Fiera» – la manifestazione promossa da Confesercenti per portare sul Sentierone i sapori dal mondo – non si farà. Il Covid, e soprattutto la rivoluzione del distanziamento, induce a prendersi un giro di stop: troppo complesso gestire un evento del genere in queste condizioni.

La pausa di Mercatanti, che lo scorso anno aveva festeggiato la 18ª edizione, è stata annunciata da Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo, ospite del telegiornale di Bergamo Tv. Nei giorni scorsi, i rappresentanti delle categorie avevano avuto un incontro con l’amministrazione comunale per parlare anche degli altri eventi principali che interessano il «salotto» della città bassa. Lo stop di un anno di Mercatanti «è una brutta notizia – commenta Rossi –, ma non ce la siamo sentita di forzare la mano. La collaborazione del Comune è stata massima; a livello nazionale nel settore, tra l’altro, l’appuntamento di Bergamo è tra i più sentiti. Pur mettendo tutto questo sul piatto, abbiamo preferito rinunciare per quest’anno, a malincuore. Sarebbe difficile contingentare gli ingressi per un evento del genere. Per di più, c’è anche l’incognita di una eventuale ondata autunnale del Covid: un secondo lockdown non ce lo possiamo permettere, è meglio che prevalga la prudenza». Quella del Sentierone è una vetrina internazionale: a dimostrarlo ci sono «i tanti messaggi di solidarietà ricevuti dagli espositori durante l’emergenza, che chiedevano continuamente quale fosse la situazione di Bergamo». Postilla: l’edizione 2021 potrebbe coincidere con l’«occupazione» di parte del Sentierone per il cantiere di riqualificazione del centro piacentiniano, quindi andrebbero ricalibrati gli spazi. Il sogno? Estendere una parte di Mercatanti lungo viale Papa Giovanni.

Una manifestazione al momento confermata per il 2020 è il Villaggio di Natale in piazzale Alpini: «Lì abbiamo iniziato nel 2008: dopo le difficoltà dei primi anni, il responso dell’ultimo periodo è stato positivo – rileva Rossi –. In questa riflessione si inserisce la situazione di viale Papa Giovanni oggi: l’area del centro che più soffre questa crisi. Con le scuole chiuse, con gli uffici in smart working e i turisti che mancano, il quadro è complicato».

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