Orio al Serio, un treno ogni dieci minuti
Sarà pronto per le Olimpiadi invernali

Il collegamento ferroviario per l’aeroporto bergamasco sarà pronto per i Giochi del 2026. Con molta probabilità tra la fine 2023 e il 2024. Il direttore generale dello scalo: «Dal confronto con Rfi e Regione potremmo arrivare a un treno ogni dieci minuti dallo scalo». Tutti per Bergamo, passaggio obbligato e ineludibile, e da qui verso Milano e Lecco.

Tutti d’accordo. Il collegamento ferroviario per l’aeroporto di Orio al Serio sarà pronto per le Olimpiadi invernali del 2026. Con molta probabilità tra fine 2023, come indicato nel Piano d’investimento di Rfi, e un più ragionevole 2024. Comunque ben prima del via alla kermesse di Milano-Cortina. Giornata campale quella di venerdì 8 novembre sul fronte delle infrastrutture: mentre il ministro Paola De Micheli annunciava il finanziamento statale di 125 milioni di euro per la linea tramviaria T2 e poche ore dopo restituiva il ponte di Calusco al traffico automobilistico, in Sacbo si faceva il punto sul treno per Orio. Una riunione decisamente affollata: Italferr (società del gruppo ferrovie), Regione, Fs, ministero, Sacbo, Comune di Bergamo e Orio, Provincia, Autostrade ed Enac. Alla fine un solo obiettivo, avanti tutta con la progettazione e l’iter autorizzativo, a maggior ragione dopo la conferma dei fondi (110 milioni, 8 per il progetto sono già stati stanziati) da parte del ministro.

«Ci candidiamo a pieno titolo a essere l’aeroporto delle Olimpiadi del 2026» commenta soddisfatto Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo. «Soprattutto per quanto riguarda la Lombardia: chiaro che Malpensa avrà un ruolo importante per i voli intercontinentali, ma Orio con le sue 135 destinazioni sarà la porta dell’Europa per i Giochi». E anche (o soprattutto) dopo la kermesse invernale, perché Orio punta forte sul collegamento via ferro, sul modello dei principali scali europei. «Dal confronto con Rfi e Regione potremmo arrivare a un treno ogni dieci minuti dallo scalo». Tutti per Bergamo, passaggio obbligato e ineludibile, e da qui verso Milano – su due direttrici – e Lecco.

La linea T2 del tram, direzione Villa d’Almè, cambierà anche il volto di Valtesse. Con il via libera al rondò di Pontesecco, arrivato nel luglio scorso, sarà destinato a cambiare, quasi ridisegnare, il volto del quartiere: verso la città, ma anche al proprio interno.

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