Primi test «pungidito» ai docenti
Circa il 12% è risultato positivo

Bergamo, lo screening nelle tre Asst fino al 4 settembre. La Regione pensa ad una proroga. Nella Ovest già esauriti i posti fino all’1 settembre

Prima giornata per i test «pungidito» per individuare eventuali anticorpi al Sars-Cov2 tra il personale della scuola, docenti e non docenti: ieri le operazioni di screening, su base volontaria, si sono svolte senza intoppi e hanno visto l’adesione pressoché totale delle persone che si erano prenotate, nelle tre Asst del territorio. E hanno dato anche i primi risultati; la procedura prevede che dopo il test rapido, che consente di avere risultati al massimo entro mezz’ora, chi ha un esito positivo, cioè risulta avere anticorpi, venga immediatamente sottoposto a tampone: la media, per due Asst su tre, al Papa Giovanni di Bergamo e all’Asst Bergamo Est (che ha quattro punti prelievo nei presidi ospedalieri di Seriate, Alzano, Piario e a di Calcinate), è di circa il 12% di sieropositivi al Sars-Cov2 (gli esiti dei successivi tamponi si sapranno nei prossimi giorni).

Una percentuale certamente inferiore alla media provinciale che si è rilevata con i vari screening sierologici in Valle Seriana, a Bergamo e in altre zone della provincia (che oscillava tra il 20% fino a picchi del 63%), ma che indica quanto da più parti si era già rimarcato e cioè che con ogni probabilità la popolazione bergamasca, che ha vissuto nell’epicentro della pandemia, ha un numero più elevato di persone già entrato in contatto con virus.

Nel dettaglio all’Asst Papa Giovanni di Bergamo i test «pungidito» effettuati ieri sono stati 106 su personale docente e non docente, e il 12% di questi sono stati sottoposti anche a tampone. «La campagna di screening sierologico per il personale della scuola va ad aggiungersi ai servizi che stiamo gestendo per garantire la massima sicurezza dei cittadini, ultimo il servizio da poco attivato per effettuare i tamponi a chi rientra dall’estero. I controlli avviati sono il nostro contributo alla sorveglianza sanitaria per il Covid sul territorio provinciale – sottolinea Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni –. Un contributo prezioso da parte di tutto il nostro personale medico e infermieristico, tecnico ed amministrativo impegnato a garantire l’organizzazione dei test e i turni, nonostante il periodo di ferie. I nostri operatori sono riusciti a garantire già a luglio, oltre all’attività ordinaria di sorveglianza sanitaria ai pazienti e agli operatori, i test per l’indagine sierologica voluta dal Ministero, quelli per la sorveglianza degli operatori del terzo settore della provincia di Bergamo che collaborano con Areu, quelli per gli abitanti della Valle Seriana nell’ambito della campagna di Regione Lombardia e quelli eseguiti su indicazione di Ats Bergamo».

All’Asst Bergamo Est, in totale ieri sono stati effettuati circa 270 «pungidito» e la percentuale di sieroprevalenza è di poco superiore al 10%. Non sono stati invece resi noti gli esiti dei sierologici per il personale della scuola effettuati all’Asst Bergamo Ovest, nei presidi di Treviglio, Romano e al Presst di Dalmine e che ieri ha visto la partecipazione di circa 340 persone. In questa Asst, inoltre sono sold out gli spazi prenotabili fino all’1 settembre, mentre risultano posti liberi fino al 4 settembre, al Papa Giovanni invece i prenotati per oggi sono 233, per domani 209, per giovedì 170, per venerdì 74 e per sabato 120: ci sono quindi ancora posti disponibili, visto che gli slot giornalieri sono 270. Si ritiene molto probabile, inoltre, che non essendo ancora definiti gli incarichi per le supplenze, che la Regione proroghi lo screening, fissato fino al 4 settembre, ancora di una settimana. I test vengono effettuati nelle tre Asst tutti i giorni, in orari dedicati, nelle aree dei Centri prelievi; per prenotare vanno chiamati i numeri regionali da rete fissa 800638638 e da cellulare 02/999599. Nessun problema, infine, segnalato all’Ordine dei medici di Bergamo e al sindacato Fimmg per lo screening sul personale scolastico effettuato dai medici di base: sono meno di 60 i medici che hanno aderito e che fanno i test negli ambulatori.

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