Raccolta rifiuti a Bergamo, «rinforzati» i sacchi. E da ottobre comincia la linea dura

Resta il codice a barre, migliorata la resistenza. Zenoni: «Accolti i suggerimenti». Dopo l’introduzione soft, a fine estate partiranno le multe. Aprica «promossa» dai cittadini. La differenziata è arrivata al 77,7%. Restano i dubbi sulla plastica: risposte sulla App

Dalla prossima settimana Aprica inizierà a caricare i distributori con i nuovi sacchi per la raccolta indifferenziata, che saranno sempre dotati di codice a barre, novità introdotta lo scorso febbraio, ma saranno più resistenti grazie a uno spessore che aumenta di 2 micron. Anche i nuovi sacchi della plastica cambieranno, con due saldature laterali anziché sul fondo. Resta invariata la capienza, nonostante le critiche sollevate dalle minoranze in Consiglio comunale, insieme alla denuncia di scarsa resistenza. Dopo le lamentele (espresse anche dai cittadini) sui nuovi sacchi, l’assessore all’Ambiente Stefano Zenoni mostra la nuova versione, a margine della presentazione della «Customer satisfaction» condotta lo scorso dicembre da Ipsos sul servizio offerto da Aprica. La società che gestisce il circuito dei rifiuti e il servizio igiene per il Comune viene premiata dai cittadini con un voto medio di 7,95 contro il 7,84 del 2018. Aumenta la soddisfazione per la pulizia di strade e marciapiedi (7,47 contro 7,44), diminuisce quella per la raccolta rifiuti (da 8,29 a 7,95).

In merito all’emergenza Covid, gli intervistati ritengono che Aprica sia vicina alle esigenze della città (83%) e che abbia contribuito alla sicurezza dal punto di vista sanitario (91%). L’indagine è utile all’amministrazione comunale per tarare il servizio. Come nel caso dei sacchi. «Non era falsa retorica quando dicevamo che avremmo accolto i suggerimenti dei cittadini e dei consiglieri comunali – premette Zenoni –. Abbiamo chiesto ad Aprica di trovare una soluzione. Ho testato i nuovi sacchi: non solo hanno un colore diverso (trasparenti, ma più grigi, ndr), sono più resistenti al taglio, siamo sopra lo standard di legge».

I sacchi con il codice a barre sono stati ritirati dall’83% delle utenze (86% domestiche, 67% commerciali) e resta una scorta di 500 mila pezzi. «Ma nel giro di quattro mesi, i nuovi sacchi saranno in tutti i distributori», fa il punto Renato Pennacchia, responsabile coordinamento movimenti Aprica. Il nuovo sistema inizia a dare risultati. «La raccolta differenziata – spiega Filippo Agazzi, amministratore delegato Aprica –, è aumentata del 4%, ad aprile abbiamo raggiunto il 77,7%, oltre le più ottimistiche previsioni. Bergamo ha sempre risposto bene, ma mentre sul vetro e carta abbiamo livelli di purezza al 98%, sulla plastica riscontriamo un 20% di impurità». Nel sacco giallo c’è chi mette plastica dura o i sacchi biodegradabili di frutta e verdura, «c’è chi sbaglia in buona fede – sottolinea Zenoni –, abbiamo chiesto alla società di fare informazione.

Prima dell’estate la App PuliAmo sarà implementata: sarà possibile fotografare il codice a barre sulla confezione dei prodotti e capire dove conferirli». Intanto gli ispettori di Aprica monitorano la sperimentazione dei sacchi con codice a barre. «Già notiamo che sono più leggeri – accenna Pennacchia –, ma stiamo facendo informazione a chi non conferisce correttamente». E da ottobre la musica cambia: «Saranno ritirati solo i nuovi sacchi, lasceremo un avviso per spiegare che il sacco non è conforme, poi arriverà anche la sanzione – anticipa Zenoni –. Per l’estate andremo avanti a ritirare tutti i sacchi, non è la stagione adatta per lasciarli in strada». Aprica ieri ha presentato anche i nuovi mezzi elettrici, 12 sui 168 totali: «La transizione energetica è uno dei pilastri del nostro piano industriale – commenta l’ad Agazzi –. Abbiamo incrementato la presenza di mezzi elettrici del 10%, continueremo su questa strada».

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