Sasso sfonda il finestrino
Paura sul treno pendolari

Nessun ferito ma molto spavento sul Milano-Verona delle 19,25. Indagano i carabinieri. Il treno fermo per 20 minuti in stazione a Romano.

Grande spavento mercoledì sera sul treno regionale Trenord 2081 partito da Milano alle 19,25 e diretto a Verona Porta Nuova. Mentre il convoglio stava percorrendo un tratto di linea ferroviaria fra Treviglio e Romano, il finestrino di una carrozza si è improvvisamente infranto. La causa sono stati dei sassi lanciati da ignoti che si trovavano lungo i binari. Nessuno dei passeggeri è rimasto fortunatamente ferito.

Il fatto è stato subito riportato da una di loro sul gruppo Facebook del Comitato pendolari Romano, con tanto di foto che rende meglio di mille parole la gravità di quanto accaduto: «Regionale 2081 – scrive Alessandra – tra Treviglio e Romano un finestrino “esplode”».E c’ è anche chi prova a sdrammatizzare il tutto come Chiara, che ha pubblicato la foto del finestrino infranto con il commento : «Schegge di vetro in omaggio per tutti». Nel primo post si lascia intendere che il finestrino sarebbe «esploso» per l’onda d’urto causata dal passaggio di un Frecciarossa (anche se questo tipo di treno, solitamente, percorre una linea separata da quella dei convogli regionali).

In realtà, a quanto risulta dai rilievi effettuati da Trenord, la causa è stata appunto un lancio di sassi che avrebbe potuto avere delle conseguenza ben più gravi. Invece nessuno si è fortunatamente fatto male: dal treno in movimento non è stato infatti richiesto l’intervento di soccorsi. A quanto si legge ancora su Facebook solo una ragazza, raggiunta da una scheggia «si è tagliata sul collo. Poteva andarci peggio» scrive ancora Chiara. Il caso non è stato preso in carico dalla Polizia ferroviaria (sebbene sia stata informata del fatto) bensì dai carabinieri della caserma di Romano.

Proprio mercoledì sera al 112 era arrivata una chiamata con cui venivano segnalate presenze giudicate sospette alla stazione ferroviaria di Romano. Una pattuglia dei militari era subito intervenuta sul posto non trovando però nessuno. Ulteriori verifiche sono state effettuate ieri mattina attraverso la visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della stazione da cui, però, sembrerebbe non sia emerso nulla. È certo, quindi, che i responsabili del lancio di sassi si trovavano immersi nel buio lungo i binari della linea ferroviaria al di fuori della portata di occhi elettronici.

Dopo essere stato colpito il 2081 si è fermato alla stazione di Romano, dove è rimasto per circa 20 minuti per i necessari controlli. Dopodiché ha proseguito la sua marcia diminuendo, però, per sicurezza la velocità a 50 chilometri fino ad arrivare con 40 minuti di ritardo rispetto ala tabella di marcia a Brescia dove la sua corsa è stata definitivamente soppressa e i suoi passeggeri trasferiti su un altro convoglio.

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