Scooter elettrici a noleggio
per le consegne dei negozi

Apre in città un «Deliverent point» dove i commercianti possono noleggiare uno scooter elettrico per fare le consegne. L’iniziativa è di Askoll (in sinergia con altri partner) che a Bergamo (in via Borgo Palazzo, da «Oscar Valenti») e in altre otto città ha attivato punti noleggio con una flotta complessiva di 50 scooter elettrici (in versione cargo, refrigerato o riscaldato in base alle necessità).

Per ora è necessario rivolgersi presso il punto di Borgo Palazzo, ma a breve arriverà anche una App. Un’altra novità sul fronte della mobilità elettrica dopo l’annuncio, da parte del Comune di Bergamo, dell’arrivo di 1.400 monopattini entro la fine del mese. In questo caso l’iniziativa è rivolta agli operatori commerciali che con il boom delle consegne a domicilio generato dalla pandemia, cercano di organizzarsi. Da qui l’iniziativa squisitamente privata che l’azienda vicentina mette in campo, ma che riceve il placet da Palafrizzoni. A facilitare i rapporti tra i promotori di Deliverent e il mondo del commercio cittadino (è dei giorni scorsi un incontro con il Distretto urbano del commercio, Ascom e Confesercenti), l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni: «Lo avrei fatto per qualsiasi altra realtà privata – premette –, è un’iniziativa interessante, che consente di noleggiare mezzi elettrici e anche poco ingombranti. Spero che possa nascere un convenzionamento con i commercianti. La deroga introdotta nel periodo dell’emergenza che consente l’accesso alle Ztl anche a chi fa consegne che non siano di cibo pronto, è prevista fino al 30 settembre. Continuiamo a lavorare sul tema della logistica, con progetti ambiziosi che riguardino in particolare le Ztl».

Il Comune di Bergamo sta infatti per commissionare un’analisi con un focus sui borghi storici: «Con le risorse messe a disposizione dal Ministero per l’adozione del Pums (piano urbano della mobilità sostenibile, ndr), abbiamo destinato 70 mila euro a una ricerca sulla logistica urbana – annuncia l’assessore Zenoni –. Ci servirà per capire se ha senso fare l’hub per le merci di cui si parla da sempre o se è giusto discriminare l’accesso alle Ztl in base alle classi ambientali dei mezzi».

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