Sono i giorni della merla, ma non i più freddi
Temperature in rialzo e tornerà il sole

Nella tradizione popolare i «Giorni della merla» dovrebbero essere i più freddi dell’anno, ma nelle ultime ore le correnti artiche hanno lasciato spazio a quelle più umide provenienti dai quadranti Nord occidentali.

Il conseguente rialzo delle temperature viene confermato anche dai dati trasmessi dalle stazioni del Centro meteo lombardo distribuite sul nostro territorio. Se nei paesi di fondovalle i valori termici, soprattutto di primo mattino, scendono ancora di qualche decimale sotto lo zero attorno ai 2000 metri di quota, giovedì notte la colonnina di mercurio è rimasta in campo positivo mentre ai 3.050 metri del Pizzo Coca si è passati dai -19°C di mercoledì ai -7 di venerdì 29 gennaio.

Non sarà quindi rispettata la credenza popolare di ritenere questi giorni i più freddi dell’anno. Per chi non lo sapesse, si tratta degli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio, a seconda delle credenze. Sempre secondo la tradizione sarebbero infatti i tre giorni più freddi dell’anno, anche se ormai le statistiche meteorologiche disponibili per gli ultimi decenni contrastano con il detto popolare per cui si ipotizza che le temperature medie di un tempo fossero inferiori alle attuali.

Il perchè poi di questo termine, secondo alcune fonti la spiegazione della locuzione deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine neri come i maschi della stessa specie, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti grigi a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli femmina ed i piccoli furono grigi. Sempre secondo una leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

Questo significativo rialzo termico accompagnerà il ritorno del sole in molte località montane, dove mancava ormai da novembre: Valtorta, Lenna e Sedrina in Valle Brembana, Colere in Val di Scalve ed infine Valcanale e la frazione Dossi di Valbondione in Valle Seriana.

A Valcanale di Ardesio il ritorno del sole è sempre stato accolto con una festa popolare a base di piatti tipici della zona, ricorrenza che ovviamente quest’anno non potrà essere celebrata. Nella frazione di Valbondione, invece, il sole inizierà a illuminare i tetti posti più in alto nella giornata di mercoledì 3 febbraio e nel pomeriggio di sabato 6 - per l’esattezza verso le 16 -, tutte le abitazioni.

«Una trentina di anni fa – dice un abitante del luogo – il sole arrivava alla fine di gennaio. Poi quegli abeti sul crinale hanno continuato a crescere in altezza contribuendo a tenerlo nascosto per altri giorni».

Sempre a Valbondione dovranno invece pazientare ancora alcuni giorni gli abitanti di Casa Corti, dove il sole arriverà solo nell’ultima decade di febbraio. Le temperature più miti, stando alle previsioni di Arpa Lombardia, favoriranno infine i processi di assestamento e consolidamento del manto nevoso alle quote medio alte. Le possibili e brevi nevicate previste in serata non andranno però ad aumentare il pericolo valanghe sulle nostre montagne che dovrebbe pertanto rimanere moderato (valore 2 su una scala di 5).

© RIPRODUZIONE RISERVATA