Treni turistici sul Sebino, il progetto: binari fino a riva e carrozze su chiatte - Video

Luigi Cantamessa (Fondazione Fs) rivela i piani per un futuro sistema di trasporto combinato. «È un progetto concreto grazie ai fondi del Pnrr».

«State pronti a sognare. Oggi vi racconto un progetto ambizioso, un modello tutto italiano che farà innamorare i turisti, stregheremo gli stranieri. Ma, attenzione: è un progetto ultraconcreto, i soldi per realizzarlo – questa volta – ci sono». Luigi Cantamessa vola alto, lui che da giovane pendolare di provincia (è di Trescore, cinque anni d’università trascorsi sulla Milano-Bergamo) è arrivato a dirigere la Fondazione Fs, a diventare consigliere del Turismo ferroviario del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e, più recentemente, membro del Comitato permanente di promozione del turismo in Italia.

Dopo aver soddisfatto i capricci agostani di Madonna, la regina del pop, salita a bordo di un «suo» convoglio storico lo scorso Ferragosto, il direttore 44enne svela cos’ha in mente per la Palazzolo Paratico Sarnico, una delle molte reti dismesse italiane, quella più vicina al suo cuore bergamasco. L’annuncio l’ingegnere lo fa nella tarda mattinata di ieri, mentre arringa un gruppetto di giornalisti stranieri sbarcati sul lago a bordo di un treno storico.

«Qui in passato s’è costruita una delle pagine più floride, uno dei sistemi più intelligenti delle nostre ferrovie: il trasporto merci combinato, treno e chiatte. Ecco, la nostra intenzione concreta è quella di ridare vita a quel sistema in chiave turistica, grazie ai fondi del Pnrr». Un passo indietro: da tempo i treni turistici sono tornati a correre sulla Palazzolo Paratico-Sarnico, ogni estate. Un servizio richiestissimo, sold out per l’intera stagione 2021, che conduce i visitatori da Milano e Bergamo fino al Sebino. Attualmente i passeggeri scendono dal treno un bel pezzo prima della vecchia stazione, in territorio di Paratico, e al lago c’arrivano solo dopo una camminata di qualche minuto. Il sogno di Cantamessa s’innesta proprio qui.

Senza traghetto

«Grazie al nostro progetto, i turisti non dovranno più scendere dal treno per arrivare sul lago, non dovranno per forza imbarcarsi sui traghetti per solcare le acque. I binari li condurranno direttamente fino a riva, dove alcune carrozze panoramiche, aperte, saranno caricate su una chiatta che porterà i visitatori a spasso sull’Iseo. Proprio come si faceva in passato, i treni torneranno a navigare sull’acqua, e con loro i visitatori. Un sogno? Mica tanto. È piuttosto un progetto concreto, ora abbiamo le risorse per realizzarlo».

Già, le risorse. Cantamessa lo dice chiaramente, e sa di poter contare sul sostegno dei ministri Franceschini e Garavaglia, con cui la collaborazione è costante: «C’è un decreto ministeriale che, grazie ai fondi del Pnrr, assegna alla Fondazione Fs un tesoretto di 435 milioni di euro per progetti di sviluppo turistico delle reti. Parte di quelle risorse arriveranno qui, sul lago. Ripeto, i fondi non sono un problema. Anzi, siamo realistici: o realizziamo adesso il nostro piano, o quando ci ricapita?».

Identici al tram

Le fasi concrete perché il progetto diventi realtà sono tre. Le prime due, già in fase di progettazione esecutiva (probabile partenza dei lavori, autunno 2022): bisogna posare i binari per un chilometro circa, dall’attuale pensilina di Paratico, dove oggi s’interrompono, fino alla stazione paraticese (prima) e alle Chiatte (poi). «Non è un problema, anzi. Saranno binari identici a quelli del tram di Milano: controviali in erba, carrabili». Quindi, c’è da predisporre il passaggio delle carrozze sull’acqua, passaggio per cui le Ferrovie stanno i realizzando un modello hoc: «Ed è qui che arriva il bello. Dal treno storico in stazione si staccheranno un paio di carrozze aperte, chiamiamole pure carrozze exclusive, che con un piccolo sovrapprezzo per chi ne vuole usufruire arriveranno fino a riva, dove saliranno a bordo di speciali chiatte per navigare sul lago. Quante persone potranno ospitare? Credo 120, suppergiù. Turisti che dalla città, da Milano o Bergamo, arriveranno sull’Iseo senza scendere dal treno. Ve li immaginate gli stranieri?».

Chi se li immagina, eccome, sono gli amministratori lacustri. Ieri, a sentir il progetto raccontato da Cantamessa, c’erano l’assessore al Turismo di Sarnico Lorenzo Bellini e il sindaco di Paratico Gianbattista Ministrini. Gli occhi brillavano ad entrambi. «La nostra disponibilità a collaborare è massima» ha assicurato Bellini. «Aspettiamo che arrivi il progetto, e siamo pronti a condividerlo con tanto di rendering con l’intera comunità» gli ha fatto eco entusiasta Ministrini. Ora, resta solo una domanda. A quando le prime carrozze sull’acqua? Segnare sul calendario estate 2024.

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