Treviglio riapre il reparto Covid
«Supporto a Romano, siamo in trincea»

Il coronavirus accelera e mette in guardia anche l’Asst Bergamo Ovest, che da lunedì riaprirà il reparto Covid dell’ospedale di Treviglio, in supporto a quello di Romano, dove i 14 posti letto sono quasi tutti occupati.

Ad annunciarlo è il direttore generale Peter Assembergs, alla luce degli ultimi dati che evidenziano un significativo aumento dei casi, sette nell’ultima settimana, con un paziente trasferito nella Terapia intensiva di una struttura ospedaliera milanese. Se nei mesi estivi il numero dei ricoverati nell’apposita unità del Santissima Trinità di Romano si attestava su una media di 6/7 degenti, ora è quasi raddoppiato e in prospettiva, visto l’andamento generale, destinato ulteriormente ad aumentare.

Un incremento, in tema di positività, già notato nella zona di competenza dell’Asst Bergamo Ovest dalla scorsa settimana: i tamponi positivi nelle scuole prima hanno interessato alunni e insegnanti, poi di riflesso anche le famiglie e i genitori. Un fenomeno che sta generando lecita preoccupazione, se rapportato ai dati di settembre, come reso noto dal direttore generale Peter Assembergs: «A inizio settembre avevamo fatto una campagna di test sulla scuola e gli insegnanti, con risultati molto confortanti, infatti la positività ai tamponi era stata riscontrata solo in due soggetti. Purtroppo con la riapertura dell’attività didattica il virus ha ricominciato a girare. Questo è stato un primo segnale d’allarme. Altro segnale indicativo – prosegue Assembergs – è giunto dai tamponi positivi emersi ai Pronto soccorso: erano stati zero per diversi mesi e in un solo giorno è stata raggiunta quota sette».

I dati hanno fatto scattare a livello di Ats provinciale e delle tre Asst presenti nella Bergamasca una serie di confronti in videoconferenza, ai quali ha preso parte anche l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «In sostanza il messaggio è quello di rimettersi in trincea e ripartire per combattere e limitare l’avanzata del virus – ha affermato Assembergs –: da un lato continueremo a fare i tamponi e tracciare sul territorio quello che sta succedendo a livello di pandemia e infezioni, dall’altro dobbiamo garantire al sistema regionale e provinciale i posti letto Covid, nel nostro caso con la riapertura del reparto di Treviglio».

Va ricordato che negli ospedali di Treviglio e Romano si era arrivati a un massimo di 315 pazienti ricoverati per Covid: «Noi andremo a creare 14 posti letto in più per i sub acuti e quindi daremo comunque un contributo sostanziale. Chiaro che se l’andamento è quello rilevato soprattutto a Milano negli ultimi giorni, si andrà verso il livello di allerta e la riapertura delle Terapie intensive delle fiere di Rho e Bergamo». Nell’eventuale riapertura della struttura del nostro capoluogo, c’è già un accordo affinché anche l’Asst Bergamo Ovest contribuisca: «Lo faremo dando dei professionisti, anestesisti e rianimatori – dice Assembergs – che a rotazione e con specifici turni, garantiranno una costante presenza». L’aumento dei nuovi posti letto e la riapertura del reparto all’ospedale di Treviglio, consentirà di rispondere al meglio nella cura: «In queste unità saranno ricoverati quei pazienti non critici che non richiedono cure a livello di malattie infettive o Terapie intensive, nel contesto di un assetto anticovid».

Da Assembergs giunge anche un commento sulla situazione sanitaria attuale: «Ci stiamo anche organizzando nei due pronto soccorso per differenziare i percorsi Covid dagli altri. Non è bello di sicuro, ma conforta il fatto che con questa preventivata seconda ondata del virus siamo più reattivi e preparati – conclude –, quindi sappiamo come muoverci, prevenire e gestire l’emergenza, garantendo un’offerta sociosanitaria tranquilla e più rispondente rispetto alla prima fase primaverile, che ci aveva colti tutti di sorpresa».

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