Treviolo, addio al dottor Perego
Salgono a 29 i medici morti

Giambattista Perego, 62 anni, laurea in Medicina conseguita nell’83, specializzato in dermatologia, medico di base a Treviolo. Lascia la moglie Alessandra e le tre figlie, Alessia, Beatrice e Gaia.

È stato un continuo tam tam di notizie tra famigliari, colleghi e tutti quelli che gli volevano bene. Prima rassicuranti, poi terribili, poi di nuovo rassicuranti da far pensare che ormai il peggio fosse passato. E invece una complicazione ha piegato il suo fisico già provato. Giambattista Perego, 62 anni, laurea in Medicina conseguita nell’83, specializzato in dermatologia, medico di base a Treviolo, lascia la moglie Alessandra e le tre figlie, Alessia, Beatrice e Gaia.

Una persona pacata, sorridente, dedito ai suoi pazienti, Perego è purtroppo il sesto medico di base della nostra provincia, in totale sono 29, che è morto a causa del Covid-19. Un medico in prima linea, che si è trovato ad affrontare a mani nude questa terribile epidemia. «Si può affermare che il dottor Perego è morto sul campo – commenta il presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo, Guido Marinoni –. Si è ammalato subito, nella prima fase del contagio, quella più violenta e quella per cui non erano ancora state messe in campo tutte le misure di sicurezza. In quel momento – sottolinea Marinoni – non c’erano le protezioni individuali e i medici di base sono stati lasciati soli». «Ha lavorato fino a quando ha potuto – racconta la cugina, Antonella Lodetti, anche lei medico – e anche quando era a casa raggiungeva telefonicamente i suoi pazienti per continuare a seguirli». Ricoverato alla clinica San Francesco sembrava che le sue condizioni fossero sotto controllo. Lo stato di salute è però poi peggiorato ed è stato necessario il ricovero a Milano. Qui i momenti bui si sono alternati alla speranza. «Sembrava stesse per guarire e invece nel giro di due giorni la situazione è precipitata e Giambattista non ce l’ha fatta. Mio cugino era una persona splendida, delicata, sempre pacato nei modi. Non l’ho mai visto arrabbiarsi. Adesso niente sarà più come prima», ricorda Lodetti.

Perego era medico di base a Treviolo da sempre, un punto di riferimento non solo per i pazienti, ma anche per i colleghi. «Ho conosciuto Giambattista nel 2004 perché eravamo candidati come consiglieri nella stessa lista civica – ricorda il sindaco, Pasquale Gandolfi –. Una persona attenta e disponibile ad aiutare la comunità. Quando abbiamo chiesto la disponibilità ai medici di aprire uno sportello alla Roncola per andare incontro alla popolazione più anziana che risiede nella frazione, Giambattista è stato l’unico a rendersi disponibile. Così oltre ai suoi ambulatori a Treviolo, una volta la settimana andava alla Roncola». Fino a quando ha potuto è stato vicino ai suoi pazienti. «Ha sempre abitato qui, ha vissuto il territorio dando il suo contributo fattivo al benessere della sua comunità. Mancherà a tutti noi».

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