Una lunga carezza per Giorgio
«Ragazzo generoso fino alla fine»

Amici, colleghi, insegnanti del Patronato San Vincenzo per l’ultimo saluto del 24enne Giorgio Conti, morto in un incidente.

Un’ultima tenera e lunga carezza per salutare un figlio che se ne è andato troppo presto e in maniera così inaspettata. Durante i funerali del ventiquattrenne Giorgio Conti, celebrati lunedì 14 settembre nella chiesa di Ognissanti al cimitero monumentale, il padre Giuseppe è rimasto tutto il tempo con la mano appoggiata sulla bara dell’amato figlio.

Al suo fianco c’era l’altra figlia Beatrice, di 26 anni, con gli occhi gonfi di lacrime, subito dietro i nonni paterni e poco più in là Valentina, la fidanzata del giovane, distrutta dal dolore. Un dolore condiviso da moltissime persone che hanno voluto essere presenti per dare l’ultimo saluto a Giorgio, deceduto mercoledì scorso, 8 giorni dopo essersi schiantato col suo scooter in piazza Sant’ Anna poco dopo l’incrocio con via Calepio contro i paletti para pedonali. Un’indescrivibile sofferenza per una famiglia già provata nel 2005 dalla perdita della madre Simonetta, deceduta per malattia, e di un’altra figlia di 7 mesi, Lucrezia. La Messa è stata celebrata dal cappellano della chiesa di Ognissanti padre Marco Bergamelli e concelebrata da monsignor Pasquale Pezzoli, parroco di Borgo Santa Caterina, Piergiacomo Boffelli, cappellano del Papa Giovanni e don Bruno Caccia, amico della famiglia. «Davanti a queste tragedie - ha detto padre Bergamelli durante l’omelia - è solo la parola di Dio che ci può dare un po’ di conforto e speranza.

La volontà di Dio non è farci morire o soffrire ma metterci su questa terra per farci vivere momenti di gioia e serenità. Sant’ Agostino aveva ragione quando diceva che il Vangelo potrebbe essere riassunto con la parola amore. Mi auguro che la famiglia di Giuseppe sia sempre accompagnata e assistita: andate a trovarli, telefonate, sosteneteli. Farete contento Giorgio». Al funerale erano presenti anche rappresentanti dell’Aido provinciali e di altre sezioni: la famiglia di Giorgio, infatti, ha acconsentito alla donazione degli organi. «Sei solo diventato invisibile ai nostri occhi - è la lettera dedicata a Giorgio dai suoi amici -ma sarai sempre nel nostro cuore. Sei stato generoso fino alla fine e continuerai a vivere in altre persone che grazie a te hanno avuto questa possibilità: questo gesto consola il tuo papà, Beatrice, Valentina e i tuoi cari nonni per non sentire troppo la tua mancanza ma essere fieri, orgogliosi. Ora tocca a te dal cielo proteggerli e pregare per loro insieme alla tua mamma. Ciao Giorgio».

C’erano anche i colleghi con Stefano Consoli, titolare della ditta Elettronic Car Service, dove Giorgio lavorava da 4 anni come apprendista. E alcuni professori del Centro di formazione professionale (Cfp) del Patronato San Vincenzo, dove Giorgio si era diplomato con il massimo dei voti. «Vogliamo ricordare - hanno detto i professori - che Giorgio era un ragazzo estremamente educato, anche in maniera non consueta per la sua età. Quello che aveva già vissuto rispetto ai suoi coetanei l’ha portato a essere molto responsabile. Vogliamo salutarlo da parte di tutta la scuola, lasciando questo fiore comprato vicino al luogo dell’incidente». La salma di Giorgio è stata cremata al cimitero.

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