Vaccini nelle aziende bergamasche
La campagna adesioni chiude oltre quota 100

In lista Tenaris, Sacbo, Persico, Foppapedretti. Piantoni (Confindustria): «Interessati 16.500 lavoratori». Corna (Cisl): direzione giusta, ma coinvolgere i sindacati.

La «chiamata» per la campagna vaccinale in azienda, a detta del presidente di Confindustria nazionale Carlo Bonomi, si è chiusa con un successo: 7 mila adesioni in tutta Italia (in maggioranza al nord), ma soprattutto, la possibilità, se tutte le condizioni di sicurezza saranno ottimali, «di vaccinare simultaneamente milioni di persone che lavorano nelle nostre imprese e che animano le nostre comunità». L’accordo nazionale corre in parallelo con quello stretto tra Regione Lombardia e Confindustria regionale. Anche Bergamo chiude questo primo step con un bilancio lusinghiero: sono infatti oltre un centinaio le imprese che hanno dato la loro disponibilità (dati del registro regionale, ma dovrebbero essere qualcuna di più con quelle iscritte a quello nazionale): resta ovviamente la libertà del lavoratore di accettare o meno il vaccino.

«Le imprese bergamasche hanno confermato come sempre il loro forte spirito di servizio - commenta soddisfatto il direttore di Confindustria Bergamo Paolo Piantoni -: almeno cento imprese associate, con oltre 16.500 dipendenti, si sono messe a disposizione per affiancarsi alle imminenti vaccinazioni di massa. Hanno espresso disponibilità alla proposta di Confindustria anche aziende al di fuori dal perimetro associativo, a testimonianza della volontà di essere al servizio del Paese».

Sui passi successivi Piantoni aggiunge: «Quando i vaccini saranno messi a disposizione secondo il piano nazionale vaccinale, tutte le attività saranno gestite sotto lo stretto coordinamento dell’Ats Bergamo e in sintonia con i sindacati, nel rispetto delle indicazioni delle autorità. Confindustria Bergamo, inoltre, si rende disponibile immediatamente a promuovere eventuali test di modelli organizzativi di vaccinazione di massa, in modo da prepararsi adeguatamente e farsi trovare pronti all’arrivo dei vaccini».

Tra le tante adesioni è confermata la presenza di Tenaris, che, precisa, ha dato il suo ok «per tutti i nostri siti italiani», per un totale di duemila lavoratori (di cui circa 1.500 in provincia, tra Dalmine e Costa Volpino). Nella lista compare anche la Sacbo, così come la Persico di Nembro: «Abbiamo aderito - spiega il presidente Pierino Persico -, interessando circa 500 dipendenti». Della partita pure Foppapedretti: «Metteremo a disposizione i nostri stabilimenti bergamaschi - spiega la società - per la campagna vaccinale ai nostri dipendenti e ai loro familiari». Presente anche la Cartiere Pigna: «Abbiamo aderito per il nostro centinaio di dipendenti - spiega l’a.d.Massimo Fagioli -: lo spazio all’interno della nostra sede di Alzano, c’è, speriamo di attivarci presto». Tra le aderenti (non più iscritta a Confindustria), anche la Lucchini Rs.

E a proposito dei sindacati, il segretario generale di Cisl Bergamo Francesco Corna, lamenta che, «al momento, il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori non c’è stato: ci auguriamo però che si possa ancora essere interpellati». Per Corna «l’iniziativa di Regione e Confindustria va nella direzione giusta, ma è necessario implementare ancora i protocolli legati alla sicurezza sulle modalità e sulla gestione. Infine c’è la questione privacy che non è irrilevante: l’azienda non è tenuta a sapere chi si vaccina e chi no».

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