Vaccini, si parte con 30 dosi a medico
«Basteranno per il 75% dei pazienti»

Nella prima settimana è questa la quantità di cui disporranno gli ambulatori Tersalvi (Ats): «Numeri sufficienti». Marinoni: «Troppo frazionati, difficile programmare».

«I vaccini antinfluenzali ci sono. Arriveranno nei magazzini e poi verranno distribuiti nelle farmacie, dove i medici di medicina generale potranno recarsi a ritirarli come negli anni scorsi. Riteniamo che i numeri siano sufficienti e l’obiettivo è arrivare al 75% della popolazione nella Bergamasca, partendo dai pazienti fragili con patologie acute e da chi ha più di 65 anni. Questa provincia, pur sempre virtuosa con medici che storicamente aderiscono in massa alla campagna, l’anno scorso si è fermata al 58% con 140 mila vaccinazioni. Ora c’è l’incognita Covid, ma ce la faremo a soddisfare il fabbisogno». Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario di Ats Bergamo, invita all’ottimismo a pochi giorni dall’avvio della campagna vaccinale in Lombardia con circa 800 mila dosi disponibili a ottobre e altre 2 milioni circa a novembre, estese progressivamente agli altri soggetti, tra cui bambini fino a 6 anni e le persone tra i 60 e i 64 anni.

Da Ats si evince un ragionevole ottimismo a soddisfare progressivamente le richieste dei medici e delle prese in carico, pro quota di pazienti che necessitano del vaccino, proprio a partire dalla scaletta dettata a livello regionale, partendo cioè dai più fragili. «Si potrà arrivare fino alla soglia di Natale per le vaccinazioni, gli unici disagi potrebbero essere dati dalla frammentazione della distribuzione dei vaccini. Purtroppo quest’anno c’è la variabile Covid e sarà una campagna particolare con le regole del distanziamento e condividiamo sotto questo profilo le preoccupazioni dei medici. Ci saranno disguidi, ma ce la faremo».

La circolare regionale

La circolare regionale che disciplina la distribuzione delle dosi ai medici di medicina generale e ai pediatri prevede questa sequenza per i vaccini antinfluenzali: 30 dosi a medico dal 19 al 25 ottobre; 20 dosi dal 26 ottobre al 31 ottobre; dal 2 novembre 20 dosi; dal 5 novembre 30 dosi; da metà novembre ulteriori dosi, anche per i bambini; dal 19 ottobre si potranno ritirare e ordinare anche i vaccini antipneumococco con quantitativi preventivamente concordati tra medici di base e Ats. Nell’Ats Bergamo sono 648 i medici che aderiscono alla campagna sui 660 in servizio ad agosto 2020, pari al 98%. A preoccupare i medici bergamaschi tuttavia non è il fabbisogno da soddisfare e le dosi in arrivo, ma la consegna frazionata dei vaccini in farmacia e una tempistica che si teme potrà essere condizionata dall’evoluzione del quadro epidemiologico del Covid. Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Bergamo, invita a una riflessione: «Sarà difficile effettuare un’adeguata programmazione. Dinanzi a una consegna così frazionata dei vaccini, incontreranno molte difficoltà soprattutto quei medici che non utilizzano il loro ambulatorio ma gli altri spazi messi a disposizione, perché diluendo la fornitura dei vaccini è difficile gestire correttamente le prenotazioni. I disagi saranno inevitabili e bisogna prepararsi».

«È vero - conclude - che si può arrivare fino alla soglia di dicembre per le vaccinazioni, bisogna tuttavia rispettare le regole rigorose del distanziamento e prenotare gli appuntamenti in modo scaglionato, rendendo più lunga la trafila. Per i medici che effettuano i vaccini negli studi è diverso. Bisognerà trovare in ogni caso una soluzione adeguata a questi problemi, visto che ogni medico ha una quantità assegnata di dosi e ci sono casi singoli da gestire. Le nostre preoccupazioni sono legittime».

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