Vandali scatenati dopo il lockdown
Da Chignolo a Torre de’ Busi: ora basta

Sono diversi i sindaci che, allentate le misure restrittive, si trovati a fare i conti con danni e rifiuti abbandonati durante il periodo del lockdown nelle zone più nascoste del paese. Gli ultimi, in ordine di tempo, a denunciare l’accaduto sono stati i primi cittadini di Chignolo d’Isola e Torre de’ Busi.

«Anche a Chignolo abbiamo la movida? – ha scritto il sindaco di Chignolo, Ramon Crespolini, in un post su Facebook -. Questo è quello che abbiamo ritrovato all’interno del polo scolastico e dietro al teatro comunale, chiuso per il Covid-19».

Avanzi di cibo, mozziconi di sigarette, bottiglie di vetro e di plastica, cartacce e perfino mascherine, anche appese alla fontana o abbandonate sulle panchine. Non solo. Sono stati rimossi i pannelli in policarbonato che sostituiscono il vetro negli infissi scorrevoli del bocciodromo per entrare nella struttura e danneggiarla. Tutte cose che, al di là della maleducazione e il mancato rispetto per l’ambiente, testimoniano chiaramente che la zona è stata frequentata anche quando c’era l’obbligo di restare in casa. Ecco perché il primo cittadino ora è fortemente deciso a non lasciar correre: «Evito di pubblicare le foto delle persone estrapolate dalle telecamere , ma stavolta uno alla volta i responsabili verranno convocati nel mio ufficio per spiegarmi cosa c’è di bello in quel posto, compresi i minorenni accompagnati dai propri genitori».

Controlli notturni

Prima di pubblicare il post e denunciare l’accaduto, il sindaco Crespolini aveva personalmente effettuato dei controlli notturni per verificare la situazione. Qualcuno è già stato identificato, anche grazie all’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza, e verrà convocato a breve dal sindaco e dal comandante della Polizia locale.

Le foto pubblicate hanno subito provocato l’indignazione dei chignolesi, ma non solo. È infatti intervenuta anche la prima cittadina di Torre de’ Busi, Eleonora Ninkovic, segnalando che episodi simili si sono verificati anche nel suo paese.

A Torre de’ Busi a finire nel mirino dei vandali è stato il parchetto di Favirano, con rifiuti abbandonati e tavoli in cemento danneggiati.

«Estrema amarezza»

«Il parchetto aveva i cartelli di divieto d’accesso, ma la civiltà e la responsabilità personale di qualcuno sono queste – dichiara il sindaco -. Un episodio simile si era verificato già lo scorso anno e avevamo investito risorse pubbliche per ripristinare il parco, anche grazie alla collaborazione del locale gruppo alpini. Avevamo riparato i tavoli e chiesto rispetto per il patrimonio pubblico. Avevamo chiesto cura e senso civico, ma con estrema amarezza mi rendo conto che non è cambiato nulla. L’unica differenza è che ora toglieremo definitivamente i tavoli, lasciando soltanto le panchine e i giochi per i bambini più piccoli. Visto il ripetersi di gesti incivili, in questo momento è meglio dirottare le risorse su investimenti più urgenti e durevoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA