Agli impiantisti riconosciuto il ruolo di «certificatori»

Nuove tecnologie.Mercoledì il nuovo decreto che aggiorna le competenze. Confartigianato: risultato di un lungo lavoro.

Importante novità per la categoria degli antennisti e impiantisti elettronici, che per la prima volta vedranno riconosciuta a livello normativo la propria professionalità e abilitazione nel campo delle nuove tecnologie. Mercoledì 28 dicembre entrerà infatti in vigore il decreto ministeriale 199/2022 che modifica la normativa di riferimento degli impiantisti elettrici ed elettronici ampliata la capacità operativa e certificativa dell’impiantista, ricomprendendo anche tutte quelle infrastrutture e dispositivi digitali all’interno degli edifici, come gli impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica e banda ultra-larga dato che tutti i segnali viaggeranno sempre più sulla rete telefonica.

«Una grande vittoria di Confartigianato – sottolinea Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, nonché presidente regionale degli Impiantisti di Confartigianato Lombardia – perché, dopo una lunga e assidua attività ai tavoli istituzionali siamo cioè riusciti a modernizzare e a rendere pienamente operativa una professione, quella dell’operatore nel campo dell’elettronica, tramite un’abilitazione che riconosce finalmente la capacità (che già i nostri operatori possiedono) di operare in un campo più ampio».

Nel team nazionale di Confartigianato che ha lavorato affinché si arrivasse a modificare la normativa c’è anche un bergamasco: Floriano Amidoni, referente del gruppo Impiantisti Elettronici di Confartigianato Imprese Bergamo, nonché presidente regionale e consigliere nazionale della categoria. «L’evoluzione che la nostra professione ha avuto nel corso degli ultimi quarant’anni è stata davvero incredibile – commenta Amidoni–. Basti pensare che siamo partiti dall’essere semplicemente dei riparatori tv fino ad arrivare all’intelligenza artificiale. E adesso ci stiamo preparando ad entrare anche nella realtà virtuale. Ciò dimostra che è una professione sempre al passo con la modernità, con l’evoluzione tecnologica, che guarda al futuro, e quindi in grado di creare appeal anche tra le giovani generazioni. Siamo quindi molto soddisfatti che le modifiche proposte da Confartigianato siano state recepite in toto nella norma».

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