Al Salone dei record mobile e design in cerca di conferme

DAL 16 AL 21 APRILE. Martedì al via kermesse milanese: 1.950 gli espositori, dieci le aziende bergamasche. Positive le previsioni 2024 per il settore legno-arredo

Milano, già capitale della moda, è impaziente di portarsi a casa anche il primato di cuore pulsante del design mondiale. Si respira il clima d’attesa e si alza l’asticella delle aspettative a meno due giorni dall’apertura del Salone del Mobile, al via il 16 aprile e fino al 21 negli spazi di Fiera Milano, a Rho. L’edizione di quest’anno è la numero 62 con una schiera di espositori che si attesta sui livelli dell’anno precedente: sono oltre 1.950 (tra cui 600 designer under 30 del SaloneSatellite che festeggia i 25 anni) provenienti da 35 Paesi (oltre il 30% sono aziende estere) a occupare gli oltre 174 mila metri quadrati della kermesse. Tra questi anche la delegazione bergamasca, che conta quest’anno 10 presenze (6 in meno rispetto al 2023).

Riutilizzare e limitare i consumi di energia, tra le parole chiave di questa edizione

Dai consuntivi elaborati dal centro studi FederlegnoArredo arrivano numeri che fanno ben sperare nonostante la chiusura del 2023 in leggera flessione (-7,8%), dopo due anni di crescita per una filiera che ha fatturato 52,7 miliardi di euro, con 66.432 imprese che danno lavoro a 299.079 addetti. Positive anche le previsioni sul 2024, il monitor sul campione di aziende stima una crescita complessiva delle vendite del 4,5% per l’intera filiera con un incremento più rilevante per le esportazioni (+8,5%) e del 6,4% per le sole imprese dell’arredamento (+10% l’export). «Ci fregiamo di rappresentare una delle filiere strategiche per il Pil nazionale: lo stile, la ricerca, l’innovazione e l’artigianalità “industriale“ ci permettono infatti di essere un settore (quello dell’arredamento, ndr) che ha proprio nell’export il suo punto di forza, come dimostra anche l’affluenza di buyer e addetti ai lavori stranieri, nel 2023 più del 60%, che ogni anno arrivano a Milano per visitare il Salone, la fiera del design più importante al mondo» così il presidente dell’associazione che rappresenta le imprese della filiera, Claudio Feltrin, in vista delle giornata del Made in Italy di domani.

Riutilizzare, prediligere materiali di riciclo e limitare i consumi di energia sono solo alcuni dei principi che si leggono fra le “linee guida green” pensate dagli organizzatori della manifestazione, sulla scia di quelle dello scorso anno, per supportare gli espositori nella sfida a realizzare stand temporanei che rispettino il principio della sostenibilità. Se zoomiamo sui vari comparti che caratterizzano la fiera, quello che ospita il maggior numero di aziende orobiche sta nella sezione Salone del Mobile dove ci sarà l’azienda di Mornico al Serio, Pedrali, che produce arredi per il contract e la casa. Presenza fissa del Salone, dal 1988, quest’anno alla 35esima partecipazione: «Il Salone del Mobile.Milano, ormai alle porte, rappresenta per noi l’appuntamento internazionale più importante al mondo dedicato al design – dichiara Monica Pedrali, ceo dell’azienda che conta un organico di 350 dipendenti e ha chiuso il 2023 con un fatturato di 122 milioni – Nel nostro stand #PedraliColoursofLightness, progettato dallo studio Dwa Design Studio e che si estenderà su una superficie di oltre 900 mq, sveleremo undici collezioni indoor e outdoor, tra cui nuovi prodotti e ampliamenti di famiglia. Siamo pronti ad accogliere visitatori da tutto il mondo per trasmettere i nostri valori: bellezza, tradizione e innovazione, ma anche la nostra filosofia sostenibile, 100% Made in Italy». A seguire Angelo Monzio Compagnoni 1951 di Treviglio, Alias di Grumello del Monte, Fas Pendezza di Villa D’Ogna e Veraflex di Curnasco di Treviolo. E infine a Radici Pietro Industries & brand che presidia gli spazi dedicati a «S.Projects».

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