Arriva la quattordicesima, un terzo per le vacanze. L’indagine: il 20% in debiti causa Covid

Una spinta alla ripartenza dei consumi, e in particolare del turismo, potrebbe arrivare dalla quattordicesima.

È proprio a queste due voci verrà destinata una fetta consistente della mensilità in più in arrivo tra giugno e luglio per 7,5 milioni di italiani. Ma molti lavoratori useranno questo tesoretto anche per saldare le tante spese obbligate, dai debiti con il fisco alle multe scadute, lasciate sospese per la crisi innescata dalla pandemia.

È quanto emerge dalle elaborazioni di Confesercenti sulla base di un sondaggio condotto da Swg. Il grosso delle quattordicesime in arrivo, che valgono complessivamente 6,8 miliardi di euro, verrà investito soprattutto nelle ferie: alle vacanze, personali o della famiglia, verrà dovrebbero andare circa 2 miliardi di euro, quasi due terzi (29%) del totale delle quattordicesime.

Pesano però anche i conti rimasti in sospeso (tra arretrati con il fisco, bollette, bolli e multe scadute) per la crisi innescata dalla pandemia, che assorbiranno oltre 1,4 miliardi (21%). Di questi, in particolare, circa 531 milioni (circa l’8% del totale della mensilità aggiuntiva) andranno a coprire i debiti con il fisco, mentre 903 milioni (13%) serviranno per debiti personali, bollette, bolli e multe scadute. È importante anche il peso di mutui e finanziamenti - evidenzia l’analisi - , per pagare i quali gli italiani useranno il 16% - oltre 1 miliardo di euro - delle proprie quattordicesime.

Chi attende la quattordicesima ha già messo in conto anche di riservare una quota del proprio tesoretto per fare un po’ di shopping non appena scatteranno i saldi estivi di inizio luglio, occasione per la quale metteranno da parte 690 milioni di euro, il 10% del totale. Una percentuale appena superiore a quella che verrà destinata alle spese sanitarie (637 milioni, pari al 9% del totale), mentre le restanti voci di spesa assorbirebbero il 10%. Alla fine resterà ben poco da mettere sotto il materasso: la quota che si pensa di mettere da parte come risparmio o da destinare a investimenti è stimata infatti in circa 319 milioni di euro, pari al 5%.

«L’arrivo della quattordicesima potrebbe dare una spinta in più alla spesa delle famiglie», spiega Confesercenti. «Se si considera anche l’aumento del risparmio da parte dei lavoratori non investiti direttamente dalla crisi pandemica, le condizioni per una stagione estiva di ripresa dei consumi domestici ai livelli prepandemici ci sono. Consumi fondamentali in un’estate che, purtroppo, sarà caratterizzata ancora dalla mancanza del turismo estero, e della spesa generata da questo sul territorio», osserva l’associazione. Ci sono però alcune variabili, che «potrebbero impedire che l’aumento di disponibilità si concretizzi in un incremento reale della spesa delle famiglie», a partire dalle «eventuali nuove restrizioni», fa notare Confesercenti. «Spetta al governo - conclude l’associazione -, in questa delicata fase di transizione, favorire la normalizzazione dei consumi, sia con un rinvigorito piano vaccinale, sia con scelte di politiche del lavoro e fiscali, e restituire la piena fiducia ad impresa e famiglia: la strada intrapresa è quella giusta».

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