Bcc Treviglio, numeri in crescita: il presidente Grazioli si ricandiderà

Bilancio 2021 La soddisfazione per il crollo delle sofferenze. Per le fusioni, possibilità nel medio periodo ma ora non di attualità.

Numeri incoraggianti per la Bcc Treviglio che ha approvato il contro economico 2021. Il gruppo ha spiegato che «la strategia degli ultimi anni, l’efficientamento dell’attività commerciale e la sana e prudente gestione degli attivi, ci hanno consentito, rispetto al 2020, una crescita del margine da interesse di 6,5 milioni di euro e delle commissioni nette per oltre un milione di euro».

Utile netto vicino ai 2 milioni

L’utile netto di bilancio, tenuto conto anche delle importanti rettifiche di valore per rischio di credito, si avvicina ai due milioni di euro (1,870 milioni) in linea con l’anno precedente. «Siamo soddisfatti del bilancio - spiega il presidente della Bcc Treviglio Giovanni Grazioli -, che evidenzia numeri tutti in crescita, con una raccolta importante, in un anno ancora critico, e una riduzione delle sofferenze lorde di 52 milioni». Grazioli teneva a questo esercizio perché chiude un ciclo, anche se all’assemblea elettiva in programma il prossimo 28 aprile, il presidente ha deciso di ricandidarsi: «Abbiamo deciso così e vorremmo proseguire, ma era importante chiudere bene queste annate, interessate da gravi turbative legate soprattutto alla pandemia, ma non solo».

Per quello che riguarda il suo istituto, Grazioli aggiunge che «al momento non abbiamo nessun dossier aperto su aggregazioni, ma resto dell’idea che nel medio periodo si andrà sicuramente verso una riduzione del numero delle Bcc, ed eventualmente noi saremo pronti a cogliere le occasioni migliori, purché portino un valore aggiunto al nostro territorio». Tornando al bilancio, grazie all’efficiente e costante attività gestionale - spiega una nota -, l’esercizio si è chiuso con Rwa (attività ponderate per il rischio) a 706 milioni di euro e con un indice di Total Capital Ratio che ha raggiunto il 17%.

Il presidente ha deciso di ricandidarsi: «Abbiamo deciso così e vorremmo proseguire, ma era importante chiudere bene queste annate, interessate da gravi turbative legate soprattutto alla pandemia, ma non solo»

Più che soddisfacenti, come spiegava Grazioli, i risultati del comparto sofferenze, che hanno evidenziato cessioni per circa 52 milioni di euro, raggiungendo ora valori netti inferiori a 20 milioni, pari a circa il 2% del totale impieghi. Grande importanza hanno avuto, anche nel 2021, le masse amministrate, che hanno visto un attivo pari a 2,2 miliardi e una raccolta totale di 2,4 miliardi di euro, di cui 490 milioni di raccolta qualificata. Nel 2021 sono state 5.742 le pratiche lavorate, finalizzate all’erogazione di crediti per 494 milioni di euro, ripartiti tra nuovi affidamenti e rinnovi, garantendo adeguato sostegno alle imprese e alle famiglie del territorio.

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