Confindustria, per Ricuperati la candidatura in attesa dell’esame finale

Le elezioni Il voto nel Consiglio generale il 21 aprile. Dopo il passo indietro di Foglieni, l’obiettivo è riassorbire il dissenso.

Un solo candidato sulla carta, Giovanna Ricuperati ma ancora niente ufficializzazione sul fatto che sarà il suo nome quello che gli associati di Confindustria Bergamo voteranno il 10 giugno. Anche se è noto il passo indietro di Olio Foglieni - è stato lui a rendere pubblica la sua decisione dopo l’incontro con i saggi - da Confindustria nessuna conferma o dichiarazione fino al 21 aprile quando verrà resa nota la decisione del Consiglio generale.

Tocca infatti al parlamentino dell’associazione composto da 70 membri, valutare se il nome di Giovanna Ricuperati (55 anni, ceo di Multi, società di servizi) su cui i saggi hanno raccolto il consenso più alto nel corso degli incontri con gli associati, ha le caratteristiche per essere sottoposto al voto degli associati nell’assemblea privata di giugno. Non solo. Il risultato del voto servirà anche a capire se quella che potrebbe essere la prima donna a raggiungere il vertice di Confindustria Bergamo - tra l’altro senza un’azienda manifatturiera alle spalle - potrà contare su un sostegno forte oppure se i mal di pancia sulla sua candidatura emersi più o meno pubblicamente nelle scorse settimane, si tradurranno in aperto dissenso o sono destinati a dissolversi come neve al sole.

Lo stesso Olivo Foglieni ha motivato il suo ritiro dalla corsa «per favorire l’unità in Confindustria Bergamo in un momento così delicato per le imprese» confermando così un clima interno non certo idilliaco. Tra i suoi sostenitori, qualche delusione traspare. «Prendo atto del ritiro di Olivo, gli faccio i complimenti perché ha fatto prevalere il bene di Confindustria» dice Aniello Aliberti considerato uno dei main sponsor del numero uno della Fecs. aggiungendo, poi, laconici «auguri al prossimo presidente».

Il lavoro dei «pontieri» comunque è già partito. Obiettivo: compattare intorno al nome di Giovanna Ricuperati il più ampio consenso in modo da garantirle un mandato senza troppi scossoni. Mandato che si preannuncia in ogni caso impegnativo visto lo scenario economico con cui dovrà confrontarsi il prossimo presidente di una delle più importanti territoriali di Confindustria. I dossier sul tavolo sono tanti: dalla carenza delle materie prime, alla guerra, al caro energia senza tralasciare la pratica «congelata» dell’allargamento dei confini territoriali dell’associazione. E chissà che non ritorni in auge il progetto di nozze con Lecco-Sondrio magari allungando lo sguardo fino a Como. Il clima sulle rive del Lario sta cambiando, complice il concomitante arrivo anche Lecco di un nuovo presidente . Candidato designato è Plinio Agostoni, vice presidente di Icam, la multinazionale del cioccolato fondata a Lecco ma che da qualche anno ha trasferito il quartier generale a Orsenigo in provincia di Como. Agostoni martedì in Consiglio generale ha avuto la meglio su Sergio Arcioni a suo tempo tra i più «tiepidi» fusione tra Bergamo e Lecco.

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