«Edilizia, le imprese allo stremo: tante ormai rischiano di fermarsi»

L’emergenza La presidente Ance Pesenti: «Situazione drammatica, molte richieste di cassa. Fondamentale rivedere i prezzi dei materiali non più d’attualità e i contratti degli appalti».

«La situazione è gravissima, sono decenni che non viviamo un’emergenza del genere, che è poi il cumulo di una serie di criticità: dalla scia lunga del Covid, al rincaro delle materie prime, a quello dell’energia elettrica, fino alle conseguenze nefaste, anche economiche, del conflitto ucraino». Così la presidente di Ance Bergamo Vanessa Pesenti, descrive l’attuale momento dell’edilizia bergamasca, ormai allo stremo.

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L’incontro con il premier Mario Draghi

Ha appena concluso il collegamento con l’assemblea straordinaria di Ance e spiega come i problemi siano comuni in tutti i cantieri italiani: « Da nord a sud, tutti i presidenti delle associazioni territoriali, fanno presente che ormai siamo allo stremo . Per questo Ance ha chiesto un incontro urgente al premier Mario Draghi per valutare soluzioni mirate per una situazione che si fa, giorno dopo giorno, più drammatica». In particolare, l’associazione dei Costruttori chiede un’integrazione alle «misure sin qui adottate» che «sono molto limitate e hanno tempi di attuazione lunghissimi, incompatibili con questa emergenza finanziaria».

«Per gli impianti d’asfalto risulta troppo costoso restare aperti: il loro processo produttivo è basato sul gas che ha raggiunto picchi di aumenti impensabili»

Tornando al livello provinciale, Pesenti spiega che « se non subentreranno fatti nuovi, molte imprese, indipendentemente dalle dimensioni, saranno costrette a sospendere l’attività . In particolare per gli impianti d’asfalto risulta troppo costoso restare aperti, dato che il processo produttivo è basato sul gas, che ha raggiunto picchi di aumenti impensabili. Contemporaneamente inizieremo, per molte realtà, a chiedere la cassa straordinaria, che a questo punto dovrebbe avere i crismi dell’emergenza , un po’ come è stata contemplata la cassa Covid. Non abbiamo ancora fatto conteggi, ma siamo sull’ordine di centinaia di lavoratori che dovrebbero poter accedere agli ammortizzatori. Questo aiuterà ma non risolverà i problemi».

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Il caro gasolio si sente anche sulle ruspe

Tutti i comparti sono in emergenza, anche per l’ormai scarso approvvigionamento dei materiali ferrosi, mentre il caro gasolio si fa sentire per i mezzi da cantieri, in primis le ruspe . Per questo la presidente di Ance Bergamo insiste nel chiedere di «rivedere con urgenza i prezzari: i costi dei materali di un mese fa infatti già sono già superati, mentre diventa fondamentale rinegoziare i vari contratti degli appalti».

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