Frutteti self service, cresce il circuito bergamasco: ecco la mappa

La tendenza Dopo i lockdown c’è voglia di voglia di stare all’aria aperta. Dal 2014 l’adesione è passata da 6 a 16 aziende. E il giro d’affari è in aumento.

La raccolta «self service» in campo di frutta e verdura di stagione del circuito di Confagricoltura Bergamo riparte in crescita: come numero delle aziende e come prospettive di sviluppo del servizio. La clientela del post-Covid è ancor più attenta alla qualità, rapportata al giusto prezzo, e vuole poter vivere quest’esperienza all’aperto con la famiglia e, dove possibile, anche acquistare i prodotti stagionali trasformati in confetture, creme spalmabili o conserve.

Nel 2014 avevano aderito al circuito self service di Confagricoltura Bergamo 6 aziende; oggi sono 16 con un giro d’affari che si aggira sui 500 mila euro e circa 50 addetti, tra titolari e dipendenti. «La positiva esperienza sta avendo successo in provincia di Bergamo dove sta conquistando un gradimento crescente perché consente a ciascuno di scegliere direttamente in campagna frutta, verdura e fiori di stagione secondo i gusti e le esigenze più varie – spiega Francesco Tassetti di Confagricoltura Bergamo -, anche per il prezzo più conveniente di quello dei canali distributivi tradizionali. L’autoraccolta garantisce ai consumatori prodotti a prezzi convenienti e secondo varietà, qualità e calibro che rispondono alle esigenze domestiche con il limite, che è in realtà un pregio, della scelta strettamente legata alla stagionalità e ai tempi di maturazione dei prodotti. Come Confagricoltura Bergamo siamo stati i primi in Italia a creare un siffatto circuito di aziende che prevediamo cresca ancora nei prossimi anni».

Il circuito

Le aziende del circuito sono riuscite a fronteggiare il periodo pandemico grazie alla loro natura articolata e al fatto che offrissero un servizio all’aperto, riqualificando l’offerta sulla base delle esigenze delle persone e dei mutamenti sociali, ora si dicono pronte a ripartire in un’ottica il più possibile completa di turismo rurale slow, in sintonia con il patrimonio paesaggistico nel quale ciascuna è inserita. «Il prodotto è sano, quindi l’annata si prospetta buona», commenta Romano Micheletti dell’azienda “Il frutteto” di Bolgare. La nuova azienda del circuito è Green Planet a Monasterolo, di Fabio e Franco Ghilardi e Pier Giovanni Alborghetti. Tre soci che hanno scelto di condividere questa passione, partita dal giardinaggio e sfociata nella coltura dei piccoli frutti e nell’allevamento di alcune specie animali allo stato brado. Per il circuito, aprono alla raccolta di frutti rossi sui 3.000 metri di frutteto tra Monasterolo e Casazza.

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