Ibra, relax a Sanremo
a bordo del Corsaro Riva

Zlatan Ibrahimovic nelle pause del festival si rilassa al porto di Sanremo a bordo del «Corsaro 100» della maison bergamasca Riva (Ferretti Group).

Uno shopping di qualità ed eleganza nel business dei luxury-yacht, da grande armatore appassionato di barche quello di Zlatan Ibrahimovic, che negli ultimi cinque anni ha navigato a bordo di due gioielli della maison bergamasca Riva (Ferretti Group). Prima il meraviglioso «Domino 88», un coupé di poco meno di 27 metri di lunghezza e di enorme di appeal e successo di mercato, e a seguire sull’onda di un «Corsaro 100», yacht capolavoro di poco più di 30 metri della linea Flybridge e presentato ufficialmente a Montecarlo nel maggio del 2017. Due imbarcazioni entrambe costruite nel plant spezzino Riva di La Spezia, in quanto non in linea a Sarnico per dimensioni, dove si producono barche sino al «Virtus» di 20 metri. E così l’asso svedese, star in questi giorni alla corte di Amadeus e Fiorello al Festival di Sanremo, ha driblato i resort a 5 stelle della riviera di Ponente e di Montecarlo, optando per rilassarsi nelle pause della kermesse canora ancorato in compagnia di amici al porto di Sanremo a bordo del suo sontuoso «Corsaro 100» Riva battezzato «Unknown» e varato nell’estate 2018.

Anche una palestra come optional

L’attaccante rossonero, nell’agosto 2017, aveva pure visitato lo stabilimento in compagnia della famiglia. Costo base dello yacht, 8,5 milioni di euro, lievitato abbondantemente oltre i 10 milioni quale conseguenza dei desiderata dell’asso svedese il quale ha richiesto a Ferretti Group la creazione di una palestra nella quale allenarsi un adeguamento degli interni in mogano all’insegna del confort, optional aggiuntivi e dello stile, in un modello già abbondantemente luxury-oriented di suo.

Insomma, una suite galleggiante, forse lontana anni luce dal poetico pensiero dell’ingegner Carlo Riva, genio della nautica e protagonista dei successi dell’azienda mondiale di famiglia fondata nel 1842, il quale rammentando che il nostro è sempre stato un Paese di navigatori, amava sottolineare come la Dolce Vita era il: «Tornare in porto con la barca, guardare miliardi di stelle e sentirsi milionario senza avere un soldo in tasca». Ed aveva ragione, perché non si può essere infelici quando si sente l’odore del mare, quando la sabbia sale sulle mani e ti fanno compagnia l’aria e il vento. Molto meglio dormire sulla sua barca a due passi dall’Ariston, avrà pensato il guerriero svedese. Ma del «Corsaro 100», made in Bergamo non è soltanto il brand dello yacht, perché lo scafo nasce anche dalla matita della bergamasca Officina Italiana Design di Mauro Micheli e Sergio Beretta, che hanno messo nero su bianco l’imbarcazione in collaborazione con il Comitato strategico di Prodotto guidato da Piero Ferrari e del Dipartimento Engineeering Ferretti Group.

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