Incentivi per auto green, il «super bonus» scatta solo in alcuni Comuni: 24 nella Bergamasca

MOBILITÀ . Il contributo massimo (11mila euro) per chi risiede all’interno delle «aree funzionali» Istat.

Esauriti i fondi per i contributi specifici previsti da Regione Lombardia, agli inizi di agosto è stato dato il via libera agli incentivi statali auto 2025, con bonus che può arrivare fino a 11mila euro. Il Ministero dell’Ambiente, infatti, ha deciso di adottare un decreto con il quale sono stati stabiliti contributi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici.

Fondi per 597 milioni

A disposizione vi sono 597 milioni di euro, dirottati da fondi del Pnrr. L’intervento, precisa il Ministero, «è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali», ovvero un’area che comprenda una città con oltre 50mila abitanti e i Comuni che gravitano attorno a questa come area di pendolarismo. L’incentivo, come avvenuto anche in passato, verrà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto. L’ok definitivo è arrivato l’8 settembre, con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Manca solo l’attivazione della piattaforma specifica, al massimo entro ottobre.

Tra Isee e rottamazioni

Ma vediamo ora a quali condizioni, perché non tutti potranno accedere al contributo a fondo perduto. Innanzitutto, bisognerà rottamare un’auto con motore termico fino a Euro 5 (intestata a proprio nome da almeno sei mesi) e il bonus potrà essere richiesto solo da chi ha un Isee (l’indicatore che valuta la situazione economica dei nuclei familiari, ndr) fino a 40mila euro. Con due diversi scaglioni: 11mila euro di incentivo per chi ha un Isee fino a 30mila euro; 9mila euro per chi ha un Isee tra 30 e 40mila euro.

Prezzo massimo 35mila euro

I nuovi incentivi sono destinati all’acquisto solo di automobili elettriche di categoria M1 (le classiche auto, fino a 8 posti oltre al conducente). Rientrano nel bonus vetture con un prezzo di listino massimo di 35mila euro (Iva esclusa), con questo valore che viene calcolato in riferimento al prezzo imposto dalla Casa automobilistica e non dal concessionario. Nel conteggio non vengono inclusi eventuali optional richiesti a pagamento. Il tetto massimo di spesa, Iva inclusa e senza optional, è dunque di 42.700 euro. Ma vi sono auto elettriche che a listino partono da 17.900 euro. Togliendo gli 11mila euro del bonus si scende a 6.900 euro. Ricordiamo che per accedere al contributo statale occorrerà attendere l’avvio della piattaforma informatica dedicata, alla quale clienti e concessionari dovranno registrarsi per ottenere il bonus. A prenotare il proprio bonus dovrà essere l’intestatario del veicolo che viene destinato alla rottamazione, che deve possederlo da almeno 6 mesi: si può richiedere il bonus per sé o per un altro componente maggiorenne del proprio nucleo familiare.

Le «aree funzionali»

«Il decreto prevede diverse condizioni per accedere al beneficio – osserva Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Confcommercio Bergamo e direttore di Ghinzani Group – tra cui il possesso di una vettura da rottamare e un Isee fino a 40mila euro. Ma la cosa più sbalorditiva è che per ottenere il bonus è necessario risiedere in uno dei Comuni che fanno parte delle cosiddette “aree funzionali”. Ad esempio, chi risiede a Ponte San Pietro ne ha diritto, chi a Calusco d’Adda no».

I Comuni

La novità prevede che bisogna essere residenti in uno dei 1.892 Comuni che fanno parte delle cosiddette Fua (acronimo di Functional urban area), le 83 aree urbane individuate dall’Istat sulla base del censimento del 2011 e oggetto di revisione nel 2021. Chi è residente in un altro Comune (circa il 42% della popolazione italiana) non potrà in nessun caso ottenere l’incentivo. Tra l’altro, l’Istat sta rivedendo l’elenco di queste aree e i relativi Comuni, ma non è chiaro se per la partenza degli incentivi bisognerà aspettare il nuovo elenco oppure no. Per la provincia di Bergamo sono 24 i Comuni attualmente inseriti nella lista Istat: Almè, Alzano Lombardo, Azzano San Paolo, Bergamo, Curno, Gorle, Lallio, Mozzo, Orio al Serio, Paladina, Pedrengo, Ponte San Pietro, Ponteranica, Ranica, Scanzorosciate, Seriate, Sorisole, Stezzano, Torre Boldone, Treviolo, Valbrembo, Villa d’Almè, Villa di Serio e Zanica. Tutti gli altri sono fuori.

Tante occasioni

Per chi si trova nelle condizioni sopra ricordate, il contributo statale può essere sontuoso: con 11mila euro di bonus si può portare a casa una fiammante nuova auto elettrica a partire da soli 6.900 euro. E le occasioni ci sono: per citare le auto a corrente meno care andiamo dai 17.900 di listino della Dacia Spring, alla Dr1 (euro 18.900), Leapmotor T03 (euro 18.900), Citroen E-C3/C3 Aircross (da euro 23.900), Dongfeng Box (euro 23.900), Hyundai Inster (euro 24.900) e Fiat Grande Panda (euro 24.900). Senza contare gli eventuali sconti delle concessionarie.

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