Integrativo Persico, premio più ricco: fino a 1.500 euro

L’accordo Interessa circa 400 lavoratori dell’azienda, per chi lo converte in welfare, c’è un aumento del 10%. Fim e Fiom: trovata la quadra in un momento complesso.

I numeri sono dalla parte dei sindacati (e dell’azienda), che marted’ 5 luglio hanno presentato in assemblea ai lavoratori l’ipotesi di accordo sul rinnovo dell’integrativo alla Persico di Nembro, «passata» con 100 voti favorevoli e due contrari. Ma la platea di persone coinvolta dal contratto aziendale è molto più ampia: circa 400 (non sono toccati gli addetti della divisione Marine).

E così dopo due accordi ponte - complice l’emergenza sanitaria - Fim-Cisl e Fiom-Cgil sono riuscite a raggiungere un’intesa, valida per il triennio 2022-2024, a tutto tondo, che coniuga cioè la parte normativa con quella economica. Quest’ultima, stando a quanto riferiscono le due sigle sindacali, in termini di massimali, viene incrementata di circa 260 euro, portando il premio di risultato ad un massimo di 1.500 euro lordi. «Per il calcolo del premio si è introdotta la variabile della marginalità - spiega Gianluigi Belometti della Fiom - che si affianca a produttività e qualità». Ma c’è anche l’indicatore assiduità che può far lievitare, o viceversa abbassare, il Pdr. Nello specifico, chi si limiterà ad assenze fino a 20 ore in un anno, beneficerà di un incremento del premio pari al 20%; fino a 56 ore di assenza, invece, sarà corrisposto il 100% del premio; un meccanismo di décalage, poi, porta chi accumula oltre 160 ore di assenza in un anno a ricevere il 50% del premio.

L’intesa, valida per il triennio 2022-2024, garantisce in termini di massimali un incremento di circa 260 euro, portando il premio di risultato ad un massimo di 1.500 euro lordi

Persico è una realtà che da qualche anno aderisce al progetto «Beatrice - se no sul Serio», una piattaforma per il welfare aziendale, dove nell’offerta territoriale di servizi rientrano anche quelli erogati da cooperative piuttosto che da fondazioni. «Al lavoratore che decide di spostare sul welfare il totale del premio, questo sarà incrementato del 10%», puntualizza Marco Fiorina della Fim. Toccando un altro punto, il ticket restaurant, già portato da sei a sette euro da qualche mese («per un totale di 220 euro in più in un anno, considerando i giorni lavorativi al netto delle ferie», dice Fiorina), salirà a 7,50 euro dal 1o gennaio 2024. Inoltre, «viene incrementata la quota a carico dell’azienda al Fondo nazionale pensione complementare Cometa per un’importo medio di 115 euro», precisa il sindacalista della Fim. E, dulcis in fundo, nell’integrativo fa capolino anche il bonus carburante (esentasse) del valore di 200 euro.

«È un risultato importante - commenta Fiorina - che dà continuità all’accordo sperimentale del 2019». Anche Belometti si dice soddisfatto perché «in un periodo di incertezza, in cui tante aziende ci propongono accordi ponte, siamo riusciti a definire un integrativo completo». «Come azienda - fa sapere la Persico, affiancata nella trattativa da Confindustria Bergamo - abbiamo aderito al progetto di welfare territoriale Beatrice e crediamo nei servizi di welfare utilizzati attraverso questa piattaforma, tanto da incrementare del 10% il valore del premio di risultato se il lavoratore decide di convertire il premio in servizi welfare».

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