Intesa San Paolo, nella filiale di Dalmine si sperimenta la settimana corta

L’ACCORDO. C’è l’accordo con i sindacati anche sul premio: il massimo è di 2.750 euro.

Mentre i sindacati hanno raggiunto l’accordo con Intesa Sanpaolo per il premio di risultato 2023, è emerso che nella prima fase di sperimentazione della settimana corta sancita dagli accordi sul lavoro agile raggiunti la settimana scorsa, la provincia di Bergamo risulta coinvolta con una sola filiale, quella di Dalmine, in viale Natale Betelli. «Al momento - spiega Giovanni Salvoldi, segretario First-Cisl di Bergamo -, per la nostra provincia solo la filiale di Bergamo sud Ovest retail di Dalmine risulta coinvolta nella fase di sperimentazione. Con questo accordo sono stati fatti molti passi avanti, estendendo tutele e flessibilità a tutti i colleghi sia di rete che di direzione».

Come detto intanto, sindacati e gruppo bancario hanno firmato il 30 maggio l’accordo sul premio di risultato che in Bergamasca riguarda circa 3.500 dipendenti. L’importo minimo riconosciuto sarà di 1.020 euro, con un aumento di oltre il 25% rispetto all’anno precedente e con incrementi sino a raggiungere un importo base-massimo di 2.750 euro. A questa somma potranno aggiungersi le premialità aggiuntive, ovvero un premio variabile che viene definito sulla base dei risultati raggiunti. Le risorse che vengono destinate al premio variabile di risultato, il cosiddetto Bonus Pool, salgono a 130 milioni di euro, con un aumento rispetto allo scorso anno del 12%. Con i 25 milioni di euro rinvenienti dall’incorporazione sperimentale nel sistema premiante del Set (precedente incentivo destinato ai prodotti assicurativi), che finora non era stato oggetto di contrattazione, si raggiunge la soglia di 155 milioni di euro.

«Si conferma in questo modo l’impianto della «contrattazione caratterizzato da un premio di base, differenziato per figura professionale, e da diversi livelli di premialità aggiuntive, un sistema che si distingue per il tentativo di rendere più trasparente il meccanismo di calcolo dei risultati raggiunti, rendendo più intelligibili e verificabili i dati in base ai quali vengono determinate le soglie di erogazione», spiega First-Cisl, che giudica l’accordo «positivo: oltre al complessivo aumento delle risorse messe a disposizione dall’azienda, va evidenziato l’incremento dei premi base e il generale contenimento delle pressioni commerciali», spiega Fedele Trotta, segretario responsabile First Cisl del gruppo Intesa.

«Va sottolineata inoltre - aggiunge - l’attenzione posta sui redditi più bassi fino a 37mila euro lordi, cui vengono destinati ulteriori riconoscimenti economici, aggiuntivi e specifici. Un approccio questo in linea con i valori confederali della Cisl incarnati dalla nostra federazione sindacale».

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