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Domenica 17 Agosto 2025
Italia al 27esimo posto per auto elettriche a batteria. Da settembre gli incentivi
I NUMERI. L’Italia è al 27esimo posto per diffusione delle auto elettriche a batteria. Un gradino prima della Bulgaria: è quanto risulta dai dati Eurostat.

In Italia partiranno a breve gli incentivi per l’acquisto di auto a zero emissioni e da settembre saranno disponibili circa 600 milioni per l’acquisto di almeno 39.000 veicoli. Pochi comunque per centrare il target Ue secondo i dati elaborati da Antonio Sileo, direttore del programma di ricerca Sustainable Mobility presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.
I dati di immatricolazione
Secondo l’istituto di statistica europeo infatti nel 2024, nell’Ue sono state immatricolate complessivamente 1,45 milioni di nuove autovetture elettriche a batteria, con una diminuzione del 6,1% rispetto al 2023 (1,55 milioni). Questo ha portato il numero totale di auto elettriche a batteria a 5,87 milioni, rappresentando comunque un aumento del parco veicoli del 32,4% rispetto al 2023 (4,43 milioni).
La quota di auto elettriche esclusivamente a batteria tra tutte le nuove immatricolazioni è scesa al 13,6% nel 2024, un punto percentuale al di sotto del livello del 2023 (14,6 %).
Tale quota era rimasta al di sotto dell’1% fino al 2018, ma è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, salendo al 5,3% nel 2020, al 9% nel 2021 e al 12,1% nel 2022.
Mentre le auto ibride plug-in hanno registrato un calo del 6,5%, simile alle autovetture elettriche a batteria, - spiega Eurostat - il numero totale di nuove autovetture ibride è aumentato del 12,7% nel 2024 (3,95 milioni) rispetto al 2023 (3,50 milioni).
Danimarca sul podio
Le percentuali più elevate di auto elettriche a batteria nelle nuove auto immatricolate sono state riscontrate in Danimarca (51,3%), Malta (37,7%) e Svezia (34,9%). Per contro, le quote più basse registrate sono state in Croazia (1,8%), Slovacchia (2,4%) e Polonia (3,0%). L’Italia è sotto al 10%. Per quanto riguarda gli altri tipi di nuovi veicoli elettrici a batteria, che sono molto meno numerosi rispetto alle nuove autovetture elettriche a batteria, il numero di autocarri pesanti nuovi è aumentato maggiormente dal 2023 al 2024, del 39,7%, seguito dai trattori (+35,5%) e dagli autobus a motore e dagli autobus (+28, %), mentre si è registrato un calo per gli autocarri leggeri (-10,8%). Nonostante alcuni aumenti significativi, il loro numero totale ha mostrato una diminuzione del 6,8 % rispetto al 2023.
E il numero complessivo di auto, elettriche e non? Calano: nel 2023 - spiega sempre Eurostat - nell’Ue vi erano in media 0,55 autovetture per abitante, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al 2022. I tassi regionali di motorizzazione (autovetture per 1.000 abitanti) sono spesso legati alle condizioni economiche, ma possono anche essere influenzati da circostanze specifiche. Ad esempio, l’aliquota record della Valle d’Aosta è stata influenzata da norme fiscali favorevoli.
Nel 2023 le prime 3 regioni con il più alto tasso di motorizzazione erano in Italia: Valle d’Aosta con 2.295 autovetture per 1.000 abitanti, Provincia Autonoma di Trento con 1.521 autovetture per 1.000 abitanti e Provincia Autonoma di Bolzano con 915 autovetture per 1 000 abitanti. Tra le 10 regioni con il più alto tasso di motorizzazione, 6 erano in Italia e 1 in Finlandia, Grecia, Paesi Bassi.
Incentivi in arrivo
Intanto in Italia sono attesi gli incentivi per l’elettrico da settembre per «conseguire l’acquisto di almeno 39mila veicoli a emissione zero al 30 giugno 2026 grazie con incentivi per circa 600 milioni di euro», ha detto nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al question time alla Camera.
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