Italtrans, scelte sempre più green: «800 tonnellate di CO2 in meno»

Bilancio di sostenibilità. Non solo risultati economici in crescendo, ma un futuro nel segno della sostenibilità e della responsabilità sociale.

È quanto emerge dal terzo Bilancio di sostenibilità di Italtrans (riferito al 2021), allargato alle controllate Mazzocco e Gb Trasporti. L’analisi del percorso compiuto dalla realtà che fa capo alla famiglia Bellina con sede operativa di Calcinate, si sofferma in particolare sui risultati in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. Così emerge che la società bergamasca non solo ha migliorato l’efficienza ambientale della propria flotta di Tir – con ben 800 tonnellate di emissioni CO2 equivalente in meno grazie a ai motori Euro 6, ai camion a metano liquido e a quelli del cosiddetto Progetto 18 (rimorchi più grandi, per evitare viaggi e diminuire i mezzi sulla strada di ben 4mila uscite) con un -4% di emissioni per ogni chilometro percorso –, ma ha anche fatto un balzo in avanti importante sul terreno delle energie rinnovabili, ampliando il proprio parco fotovoltaico (in particolare pannelli sui magazzini e le sedi) con la produzione aumentata di 4 megawatt, un 8% in più di energia elettrica autoprodotta e altre 3,6 tonnellate di emissioni di CO2 equivalente evitate.

Da notare anche il 6,6% in meno di acqua prelevata da Italtrans nel 2021 rispetto all’anno precedente. «La strada intrapresa ormai tre anni fa è di quelle dove non sono previste inversioni di marcia. La sensibilità ambientale e la responsabilità sociale – spiega Laura Bertulessi, a.d. di Italtrans – sono ormai una costante nell’intero processo della nostra azienda e si traducono in azioni concrete, scelte strategiche e operative. Così, ad esempio ci siamo adoperati sempre di più sul piano della formazione e sicurezza dei nostri dipendenti, sull’organizzazione interna, sulla qualità del servizio, sulla tecnologia e la funzionalità delle nostre infrastrutture e dei mezzi di trasporto». Per Bertulessi, «sono, queste le azioni di un’azienda che continua a crescere, ma soprattutto sono il frutto di una sempre più forte consapevolezza che i risultati legati al business sono inscindibili dal miglioramento complessivo del benessere di chi lavora per noi, oltre che del territorio nel quale siamo inseriti».

Proprio per quanto riguarda il rapporto con il territorio bergamasco, il Bilancio di sostenibilità cita nel 2021 il sostegno di iniziative come quella a settembre i «Maestri del paesaggio».

Il sostegno ai profughi ucraini

Anche nel 2022 l’azienda di Calcinate è stata in prima linea, ad esempio, nel sostegno e nell’accoglienza ai profughi ucraini, così come fu, nel 2020, capace di aiutare in concreto le istituzioni sanitarie nella lotta al Covid. Insomma, nel dna di Italtrans la responsabilità sociale è ormai un elemento imprescindibile. «Cerchiamo di fare la nostra parte – aggiunge Bertulessi –, con la concretezza che ci appartiene da sempre e cercando anche di migliorare dove ci accorgiamo che non tutto funziona alla perfezione. Senza dimenticare, certo, che un’azienda sana deve produrre profitti, ma con la certezza che proprio il termine profitto va declinato non solo in senso economico, ma in un orizzonte complessivo di progresso. Per una società migliore». Secondo i dati 2021, il fatturato Italtrans ha superato i 430 milioni di euro grazie al lavoro di circa 1.200 dipendenti diretti cui si aggiungono ulteriori 2.300 nell’indotto.

Il gruppo è presente con depositi in tutta Italia, con una presenza forte nel Nord, ma presidiando anche il Centro e il Sud fino a Melfi e a Catania. Oltre alla sede centrale di Calcinate, in Bergamasca Italtrans ha altri presidi a Calcio, Covo, Casirate, Lallio e Zingonia. La flotta è composta da 876 mezzi con quasi 1.500 semirimorchi. Nel 2021 il gruppo ha movimentato circa 545 milioni di colli, effettuando quasi un milione di consegne.

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