Nuovi scioperi alla System Plast di Telgate: «Dalla Regal offerte distanti dalle richieste»

la mobilitazione. Sono 46 i lavoratori dell’azienda che dovranno spostarsi da Bergamo. L’agitazione indetta da Fim Cisl e Uilm Uil.

Si alza la tensione tra sindacati e azienda nella vertenza alla System Plast. Venerdì e martedì prossimo, i 46 lavoratori dello stabilimento di Telgate scenderanno in sciopero per quattro ore, alla fine di ogni turno, per protestare contro l’offerta della direzione aziendale, molto distante dalle proposte sindacali volte ad «addolcire» l’esodo degli addetti da Telgate a Correggio, dove dovrebbero essere collocati presso la Rexnord Flat Top, azienda dello stesso gruppo industriale che ingloberà produzioni e forza lavoro della consorella bergamasca.

Giovedì 16 febbraio, le delegazioni di Fim Cisl e Uilm Uil hanno nuovamente incontrato la direzione del Gruppo Regal Rexnord per continuare il confronto, aperto dopo l’annuncio della fusione per acquisizione della fabbrica di Telgate, dove si producono e lavorano materie plastiche. Sul futuro dei 46 lavoratori bergamaschi pende il trasferimento in Emilia Romagna entro la prossima estate.

La proposta sindacale di incentivi all’esodo e riconoscimenti di una tantum per chi accettasse il trasferimento ha trovato «controfferte» aziendali non rispondenti alle aspettative dei lavoratori. «Ci sono dipendenti che lavorano alla System Plast da una vita e per loro sarebbe impossibile trasferirsi in Emilia Romagna, con il risultato di perdita del posto di lavoro – spiega Alessio Pastore della Fim Cisl -. Abbiamo ribadito ai rappresentanti aziendali la nostra contrarietà a scelte di questa natura che servono ad ottimizzare i profitti senza tenere in considerazione gli impatti devastanti che avranno sulla vita delle persone. I lavoratori della ditta di Telgate hanno un’anzianità media di 25 anni, quindi non ci sono tante possibilità di sperimentare scivoli verso il pensionamento, molta gente rischia davvero di trovarsi senza lavoro a un’età difficilmente ricollocabile in altre aziende ed è per questo motivo che l’azienda deve riconsiderare la proposta, soprattutto dal punto di vista economico, che ad oggi non tiene conto dell’impatto sociale conseguente alla decisione presa dal gruppo». La trattativa riprenderà nei prossimi giorni in sede a Confindustria.

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